“Si parla sempre di bambini, ma mai con i bambini; quella di oggi è un’occasione speciale perché finalmente saranno i bambini a parlare, per proporci la loro visione di città a misura di bambini”. Così lo psicologo Luigi Gileno durante l’incontro che ieri mattina ha moderato presso l’Aula magna del polo liceale “Pantini-Pudente”, nell’ambito del service “Children First” dei Lions Club Vasto Host, Adriatica Vittoria Colonna e New Century.
Dopo i saluti della padrona di casa, il dirigente scolastico Letizia Daniele, e dei presidenti dei Club coinvolti nell’iniziativa, è stata l’officer distrettuale del progetto, Angelina Poli Molino, a spiegare il service a cui hanno preso parte le scuole “Paolucci” e “Rossetti”, dal tema “Children First”, prima i bambini: “I bambini – ha spiegato Angelina Poli Molino – hanno diritto di vivere e imparare in un ambiente sano e accogliente. Il tema del service mi è stato suggerito proprio da un bambino che chiedeva dove poteva giocare. Una città a misura di bambino ha bisogno di scuole, parchi, luoghi di socializzazione; Vasto offre queste possibilità?”.
Presenti all’incontro, la giornalista Rai Antonella Sciocchetti e la presidente Unicef Abruzzo, Anna Maria Monti, insieme al dirigente scolastico del Istituto comprensivo 1 di Vasto, la professoressa Sandra Di Gregorio. Tra i ragazzi, ad ascoltare le sollecitazioni provenienti dal service, il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte.
Prima del momento dedicato all’ascolto dei ragazzi, appassionato intervento della giornalista Rai, Antonella Sciocchetti, che ha invitato i bambini a guardare alla città come alla mamma: “La città va guardata, amata e rispettata come la mamma, perché come lei ci dà i natali; voi buttereste mai una cicca o una lattina contro la mamma? E allora non bisogna farlo nemmeno nei confronti della vostra città o delle città degli altri bambini. Ma alla città, come alla mamma, potete chiedere quello di cui avete bisogno. La mamma di solito dice: vediamo, stasera lo dico a papà. E se la città è la mamma, chi è il papà? Il papà è il sindaco e chi amministra la città, a loro possiamo dire quello che va e quello che non va, in un dialogo che però deve essere sempre rispettoso”.
A seguire, l’intervento del presidente Unicef Abruzzo, Anna Maria Monti, che ha rimarcato quelle che sono le esigenze riscontrate solitamente nei bambini, che “chiedono una città vivibile, parchi ben curati, illuminazione pubblica, scuole e strade ben curate”. Poi la raccomandazione: “Si stanno aprendo porte meravigliose che non c’erano nel passato; prima c’era un netto distacco tra le generazioni, i bambini erano messi da parte, in attesa che crescessero; oggi invece c’è attenzione e abbiamo la possibilità di creare non solo una città, ma una regione a misura di bambino“.
Infine spazio ai bambini, che hanno illustrato i lavori eseguiti per il service, con la loro visione di città ideale e il confronto con quella che vivono. Da questo confronto, le richieste per una città più a misura di bambino.
Il sindaco, infine, dopo aver ascoltato tutti gli interventi, ha rimarcato l’importanza di vivere con amore la propria città e contrastare ogni forma di vandalismo che costa sempre di più alle casse comunali: “Se continua così – ha ammonito il sindaco – rischiamo di non poterci permettere nemmeno più i bagni pubblici”.