L’ombra della camorra si allunga sempre di più sull’Abruzzo. Un residence, secondo i pubblici ministeri di Napoli, sarebbe stato realizzato a Vasto con denaro riciclato da uomini del clan dei casalesi. I fabbricati sono stati costruiti con risorse finanziarie dell’imprenditore Luciano D’Alessio, il quale aveva ricevuto denaro dal nipote acquisito Salvatore Orabona, che ha sposato la figlia del fratello, ritenuto capozona dei Casalesi a Trentola Ducenta, nel Casertano.
Il 12 dicembre 2008 Orabona fu vittima di un agguato organizzato dal super killer Giuseppe Setola. D’Alessio, in passato anche consigliere comunale a Trentola, avrebbe ricevuto un rilevante e occulto conferimento in società, scrive il gip Alberto Capuano nelle 341 pagine dell’ordinanza. Questa mattina venti presunti camorristi sono stati arrestati nell’agro aversano. Il Vastese era finito nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Napoli già nel dicembre scorso, con il sequestro di un capannone di una società di logistica e magazzinaggio.
Due palazzine del residence di via Costa Contina, a due passi dall’Istonia, la strada che collega la città alta a Vasto Marina, sono ancora sotto custodia giudiziale nell’ambito di un’inchiesta su presunti abusi edilizi avviata nel 2008 dai carabinieri, all’epoca coordinati dai capitani Giuseppe Loschiavo e Vincenzo Orlando. Tra dissequestri e ulteriori sequestri, la vicenda si è sviluppata a tappe nel 2009 e nel 2010: l’ultimo provvedimento della magistratura risale al 3 dicembre di quell’anno. Nel 2011 sei proprietari di altrettante abitazioni della palazzina A ottennero la facoltà di usare i loro appartamenti. (Gianni Quagliarella)
L’inchiesta – Nessuna denuncia da parte delle vittime e’ arrivata ai carabinieri che stavano indagando sulle estorsioni commesse dalla fazione Schiavone del clan dei Casalesi a commercianti e imprenditori dell’agro Aversano. Ma ci sono 20 arrestati tra Aversa e Trentola Ducenta che devono rispondere del reato di estorsione in quanto, negli appuntamenti tradizionali di Natale, Pasqua e Ferragosto, andavano in giro a chiedere ‘soldi per i carceratia’, a volte indicando che erano stati mandati ‘da Casale’ per permettere alle vittime di essere ‘messi a posto’. I pm di Napoli, inoltre, hanno scoperto che il denaro del clan dei Casalesi era stato investito a Vasto con la costruzione del residence ‘D’Alessio’.
Questo e altro emerge nell’ordinanza firmata dal gip Alberto Capuano che contesta agli indagati reati che vanno dalla detenzione di armi, all’estorsione e al riciclaggio di autovetture, con l’aggravante di aver agito per favorire il clan; 60 le auto che sarebbero state oggetto di riciclaggio. Durante le indagini, e’ stato ricostruito anche un sequestro di persona ai danni di un affiliato, organizzato ed eseguito da calabresi per un ‘recupero credito’. Gli edifici di Vasto, invece, erano stati costruiti con risorse finanziarie dell’imprenditore Luciano D’Alessio, il quale aveva ricevuto denaro dal nipote acquisito Salvatore Orabona (che ha sposato la figlia del fratello), ritenuto capozona a Trentola Ducenta dei Casalesi. Orabona, il 12 dicembre del 2008, fu vittima di un agguato organizzato dal superkiller Giuseppe Setola.
D’Alessio, in passato anche consigliere comunale a Trentola, avrebbe ricevuto “un rilevante e occulto conferimento in societa’” scrive il gip nelle sue 341 pagine di ordinanza “e risorse finanziarie stimabili come equivalente al 70% della partecipazione societaria della Fabiana Costruzioni srl, societa’ dedita alla realizzazione di 16 appartamenti e 4 locali commerciali a Trentola, via Roma. Impiegava ingenti fondi di provenienza delittuosa in attivita’ economiche, cosi’ compiendo operazioni materiali per occultare l’origine. Provvedimenti cautelari per Pietro Falcone, Salvatore Orabona (gia’ detenuto), Luigi Del Prete, Pasquale Rinaldi, Nicola Pota, Giovanni Pirozzi, Domenico Menditto, Enrico Ponari, Gianluca Nacca, Gaetano De Biase, Antimo Scuotto, Giuseppe Iorio. Ai domiciliari Carlo Tagliafierro, l’imprenditore D’Alessio, Andrea Valentini, Luigi Domenico Peterecca, Roberto Sperati, Carlo Tavoletta, Antonio Del Prete e Carmine Verde. (AGI)
Foto – Inchiesta sulla camorra coinvolge residence di Vasto Marina
Secondo la Procura di Napoli, sarebbe stato stato realizzato con soldi della camorra il residence D’Alessio di Vasto Marina.