Pensate alla moto di un personaggio dei fumetti e immaginate di vederla diventare realtà, di incrociarla per le strade, di farci un giro sopra. Juan Josè Vincenzi, l’ha fatto davvero e anche molto bene, tanto da entrare nel club delle migliori 20 moto d’Europa al Bike Show 2015. E poi la sua moto è finita su Bikers Lifestyle, rivista specializzata che gli ha dedicato la copertina e un servizio nell’ultimo numero. Nel laboratorio di Juan Josè si percepisce chiaramente il suo animo di appassionato di moto e artista, ci sono i suoi “gioielli” e i suoi quadri. La sua è una passione che nasce quando era ancora bambino. “In un viaggio con i miei genitori – racconta, al confine tra Francia e Spagna vidi un chopper 4 cilindri, ricordo ancora che aveva due angeli sul serbatoio. E poi mi rimase impressa la cesellatura della moto, che oggi è rimasta una caratteristica del mio lavoro”. L’entusiasmo di un ragazzino ha pian piano trovato concretezza. “Ho iniziato a mettere le mani sulle prime moto unendo quella che è la mia passione per la grafica, il design, i quadri e, soprattutto, i fumetti. La prima moto era un modello conosciuto da pochi, un Peugeot 205. Ho iniziato dandogli un tocco di colore, poi con altri particolari”.
E così, da oltre 20 anni, Juan Josè Vincenzi, Johnny Truck, realizza opere d’arte su due ruote. “Farlo diventare un lavoro è stata una sfida. Prima lo facevo solo per passione, mi divertiva realizzare queste creazioni. Giravo per molte manifestazioni, ricevevo premi. Ma a me piace che la bellezza possa essere vista. Un quadro, a parte quando è esposto in una mostra, spesso finisce in casa di qualcuno e può essere ammirato solo da chi ci vive o da altre poche persone. Invece una moto è il modo più semplice per far vedere a qualcuno, anche casualmente, quello che hai realizzato”. La caratteristica che lo contraddistingue è l’utilizzo della foglia d’oro e d’argento nelle decorazioni. “È tutto fatto a mano, ogni foglia è piegata manualmente, poi rifinita, per creare gli effetti che poi si vedono”. L’ultima sua creazione, che appare sulla copertina di Bikers life con la modella Ilaria Moretta e fotografata da Costanzo D’Angelo, rappresenta tutta la passione di Juan Josè. “È nata quasi per gioco e mi ha dato e continua a darmi grandi soddisfazioni. Stavo lavorando ad un fumetto e avevo disegnato la moto del protagonista, Johnny Truck. E così ho deciso di far diventare quella moto che era nata dalla mia fantasia una cosa reale”. La base su cui lavorare è stata una Suzuki Savage. Il motore è rimasto quello, così come la base del telaio. Tutto il resto è frutto della creatività e delle qualità artigianali e artistiche di Juan Josè. Il lavoro non è stato semplice. “Si sa che nei disegni uno può non seguire certe regole, ma poi nella realtà la moto deve stare in piedi e funzionare. Tutte le parti sono molto fedeli al fumetto, c’è solo qualche piccola e necessaria variazione”. Ecco quindi che in ogni fase del lavoro c’era la costante verifica che tutto potesse funzionare fino ad arrivare a mettere la moto su strada. Dall’idea, al disegno, fino alla realizzazione, tutto è passato per le sue mani. Precise lavorazioni artigianali delle parti, su cui spiccano la forcella anteriore e il serbatoio, dalle linee affusolate e davvero originali.
Per Juan Josè Vincenzi questo lavoro è il modo “per assentarmi da tutto ciò che potrebbe essere problematico per me, per gli altri, o per altre cose. È un po’ come se entrassi nel fumetto, come se stessi guardando un film. Per questa ultima moto ho realizzato tutto a mano, senza utilizzare l’aerografo, qui è tutto pennello e dita. È stato molto faticoso ma allo stesso tempo rilassante”. Nel suo laboratorio arrivano da tutta Italia e non solo, alla ricerca di qualcosa di particolare. “Nel mio lavoro sulle moto punto molto su grafica e creatività. Quando riesci a dare una linearità con la grafica tutto il resto, modifiche tecniche, accessori, è un di più. Però deve essere qualcosa di originale, che nessun altro ha mai fatto. Dopo aver elaborato un’idea cerco di controllare che non sia stata già per caso realizzata da altri”. C’è poi la sua attività pittorica. “Il quadro è sempre qualcosa di più intimo. Puoi avere dei tratti, delle fisionomie, che non metterei mai su una moto. Non saprei scegliere tra i due, mi piacciono entrambi in maniera esagerata. Se per due giorni mi concentro su una moto, mentre lavoro mi giro e guardo i quadri e così al contrario”. Tra i tanti premi ricevuti in questi anni quello per la Suzuki ‘Johnny Truck’ gli ha dato particolare soddisfazione. “Siamo partiti da una preselezione di 800 moto da tuta Europa, c’era addirittura una moto da Taiwan, anche nell’est si sta diffondendo questa passione”. Da 800 il numero è sceso alle 240 portate in fiera, poi a 50. E, tra queste, sono state scelte le 20 più belle moto artigianali d’Europa. Una moto che sarà possibile ammirare dal vivo domani, giovedì 7 maggio, a partire dalle 16 nello studio Occhio Magico in via Marco Polo. E intanto Juan Josè sta già guardando avanti. “Nel mio immaginario c’è già il progetto per una nuova moto, anzi, ti dico che sono già partito. Questa riprende le linee del Nautilus e di altre cose ma ci sono dei mezzi ne La Bussola d’Oro che vorrei mettere tutti insieme per creare qualcosa di particolare”.
Foto di Costanzo D’Angelo (Occhio Magico)