Un tavolo di lavoro presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con la partecipazione di RFI e del Comune di Vasto, per vedere attuato il progetto di collegamento tra la ferrovia e il porto di Vasto. Questa l’indicazione che il viceministro Riccardo Nencini ha dato al sindaco Luciano Lapenna e alla platea presente all’incontro di palazzo d’Avalos. Nencini era arrivato nel pomeriggio in città, accolto presso la Guardia Costiera dal comandante T.V. Giuliano D’Urso, dal Direttore Marittimo Abruzzo e Molise, C.V. Enrico Moretti e dal Capo Compartimento Marittimo di Ortona, C.F. Nicola Attanasio. Dopo la visita agli uffici di Punta Penna, con la consegna del crest da parte di D’Urso e la firma sul libro della caserma, uno sguardo dall’alto sul porto, con il sindaco Lapenna che aveva evidenziato la necessità di far arrivare i binari in banchina per dare nuovo impulso all’attività portuale. Messaggio ribadito anche nell’incontro di palazzo d’Avalos, moderato dal giornalista Orazio Di Stefano. L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Vasto, Luigi Masciulli ha ripercorso il lungo iter di approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, che prevede il raddoppio dell’attuale bacino, presentato lo scorso 14 febbraio alla presenza dell’allora presidente della regione Gianni Chiodi. Masciulli ha ricordato le parole dell’ex governatore che aveva detto: “È una data importante per il futuro. Fino ad oggi si erano fatti solo voli pindarici, oggi c’è una concretezza”. Il comandante Giuliano D’Urso ha poi fatto il punto della situazione sull’attività operativa del porto di Punta Penna, sottolineando come “nell’ultimo anno siano entrate navi sempre più grandi”. Di particolare interesse il traffico dei container, partito come una scommessa “ma oggi una realtà in crescita”. D’Urso ha ricordato come “nel raggio di 40-50 chilometri dal porto ci siano 800 aziende che impiegano 30mila persone. Importante quindi proseguire nell’azione intrapresa con il nuovo PRP”. Altro aspetto importante è la vicinanza con la Riserva di Punta Aderci, che pone l’accento sull’attenzione alla compatibilità ambientale delle attività che vengono qui svolte”.
Interventi anche da parte di esponenti del mondo delle aziende, con il presidente della Pilkington Italia Graziano Marcovecchio. “Al governo chiediamo di trovare, nelle giuste priorità, azioni che premino il lavoro e chi produce”. Marcovecchio già da tempo ribadisce l’importanza di un efficiente sistema di logistica. “Abbiamo le potenzialità per andare verso est. Ma non è pensabile di andare verso la Serbia, i Balcani, via terra. Non lo dice solo la logica aziendale, ma anche quella ecologica. I nostri mercati sono a 2mila km. da qui, ci sono aziende di eccellenza nel nostro territorio che reclamano infrastrutture. E credo che RFi, che ha un azionista pubblico, ha il dovere di investire seminando per il futuro. Il nostro porto ha caratteristiche uniche, con un connubio di sviluppo sostenibile dato dalla vicinanza di quella che è stata eletta la terza spiaggia più bella d’Italia. Sono convinto che, in un progetto come quello dell’arrivo della ferrovia in porto, il mondo del lavoro sarà disposto anche ad accompagnarlo economicamente”. Sullo sviluppo del porto è intervenuto anche il dottor Pavlidi della Frittelli, società che opera a Punta Penna. “Siamo grati al Comune e al comandante della Guardia Costiera per il lavoro fatto in questi anni. Oggi c’è necessità di far entrare in porto navi sempre più grandi, che possano caricare una maggiore quantità di merce”.
Dopo l’intervento del sindaco Lapenna, che ha rivendicato il lavoro svolto per arrivare all’approvazione del PRP e la richiesta di sostegno al ministero, è stata la volta di Riccardo Nencini. “Con lo Sblocca Italia e la legge di Stabilità possiamo attivare un pacchetto di fondi per le grandi opere”. Nel processo di riforma della portualità italiana, Nencini ha spiegato come anche la Comunità Europea oggi sia disposta a concedere fondi al trasporto su rotaia piuttosto che a quello su gomma. In questo “è necessaria una misura dei 3 porti regionali dell’Abruzzo, anche senza attendere le disposizioni del governo. Serve fissare una sorta di cabina di regia che decida gli investimenti e il funzionamento andando ad una definizione delle identità”. La notizia positiva, accolta con favore dai tanti operatori presenti in sala, è la disponibilità del viceministro a farsi carico della richiesta dei vastesi. “La grande portualità viaggia insieme alla ferrovia. Con un PRP approvato realizzare 2-3 km. di ferrovia, con un costo di 11 milioni di euro, non è impossibile”. Per questo Nencini ha suggerito al sindaco Lapenna di chiedere un tavolo ministeriale “che preveda la partecipazione di RFI, ministero, Comune. Meglio ancora se c’è il bollo della regione. Io mi farò portavoce di questa istanza”. Anche secondo Nencini la presenza della Riserva accanto al porto potrà essere una carta in più che Vasto potrà giocarsi “per godere dei finanziamenti comunitari. Giocatevi questa carta”.