“Il mercato della contraffazione non conosce crisi, a differenza del mercato regolare”. È Marisa Tiberio, presidente di Confcommercio Chieti, a fare la sintesi di un problema che affligge il mondo del commercio e di cui si è parlato nel convegno organizzato dall’associazione di categoria nella Pinacoteca di Palazzo d’Avalos. L’associazione dei commercianti è ormai da tempo impegnata perchè “contraffazione e abusivismo sono fenomeni da combattere, per tutelare gli operatori e i cittadini”. Alle parole della presidente provinciale, che ha fatto anche il punto della situazione sul commercio in provincia, hanno fatto eco le parole di Franco Scarano, delegato locale di Confcommercio. “Il sistema italiano oggi non ci consente di fare impresa. Gli studi di settore sono redatti in maniera poco congrua. Con l’attuale sistema di tassazione è impossibile andare avanti”. Scarano, rivolgendosi agli studenti dell’indirizzo economico dell’istituto Palizzi presenti in sala, ha però voluto lanciare un messaggio positivo. “Non possiamo trasmettere a voi ragazzi l’impossibilità. Dovete muovervi, per l’Europa, per il mondo, e poi poi riportare in Italia ciò che avete appreso fuori”.
All’incontro è intervenuto anche il prefetto di Chieti, Fulvio Rocco De Marinis, che ha ricordato come quella dell’abusivismo e della contraffazione sia una piaga che, specie in estate, affligge il nostro territorio. “L’estate scorsa ho anche incontrato i commercianti di Vasto Marina, stremati dalla situazione. È un vero problema, anche perchè i prodotti di questo genere mancano di sicurezza nei loro componenti e poi generano evasione, lavoro nero, criminalità. Il ministero dell’Interno ha creato un gruppo di lavoro, con Anci e forze di polizia, per cercare di dare risposte al fenomeno”. La parola è poi passata a Vittorio Marco Di Sciullo, comandante provinciale della Guardia di Finanza. “La contraffazione non crea allarme sociale e per questo non viene percepita come un reato – ha esordito l’ufficiale”. Il comandante provinciale ha spiegato come il 70% dei prodotti contraffatti proviene dall’estremo oriente e viene commercializzato per il 60% nell’unione europea e per il restante 40% nel resto del mondo. L’altro 30% è prodotto nei Paesi del bacino del Mediterraneo, con l’Italia che si aggiudica il poco piacevole primato di leader nella produzione e consumo.
Il colonnello Di Sciullo ha indicato alcune possibili soluzioni per arginare il problema, favorendo soprattutto l’attività dei commercianti regolari. “Quando vengono fatte le leggi si dovrebbero coinvolgere le parti interessati. Noi della Guardia di Finanza, diversamente da ciò che si potrebbe pensare perchè passiamo per i cattivi della situazione, siamo vicini ai commercianti, conosciamo la loro situazione, ma non veniamo mai chiamati in causa”. Anche il comandante provinciale, così come gli altri relatori, ha posto l’accento sul ruolo dei cittadini. “Chi compra merce contraffatta o da persone non autorizzate è passibile di contravvenzione. Il cittadino deve capire che quando acquista merce contraffatta va ad ingigantire il mercato della criminalità organizzata”. Il comandante della compagnia di Vasto delle fiamme gialle, il capitano Marco Garofalo, ha poi evidenziato alcuni casi emblematici in tema di contraffazione. “Significativo quello della riproduzione del marchio CE, apposto sui prodotti realizzati nella comunità europea. I cinesi lo avevano riprodotto, aumentando solo leggermente lo spazio tra le lettere, e volevano farlo intendere come China Export”.
In ultimo è intervenuto il tenente Antonio Di Lena, della polizia municipale di Vasto, che ha presentato i dati dell’attività condotta nell’anno corrente in materia di contrasto all’abusivismo e alla contraffazione, con merce sequestrata per un valore di 60mila euro. “Si può fare di più?”, si è chiesto Di Lena. “Sicuramente sì – la sua risposta – ma mancano le risorse per poter fare maggiori controlli”. Prendendo ad esempio la situazione di Vasto Marina, d’estate invasa dai venditori, Di Lena ha sottolineato come “il fenomeno si contrasta facendo un’azione coordinata tra tutte le forze dell’ordine”.