San Michele ai tempi della crisi: luminarie a macchia di leopardo. Solo in quattro strade del centro storico e, qualche centinaio di metri più a sud, davanti alla chiesetta dedicata all’Arcangelo. In tutto il resto della città antica, compresa la centralissima piazza Rossetti, l’illuminazione per la festa del patrono di Vasto non c’è.
Da ieri luci accese – Ieri sera l’accensione delle luminarie nel fine settimana che precede le tradizionali celebrazioni del 29 e del 30 settembre. Il weekend a ridosso della ricorrenza consente, di fatto, di allungare la festa e, per questo, il Comune ha attivato nel borgo antico con tre giorni d’anticipo le decorazioni luminose blu, verdi e gialle.
Niente luminarie in quattro piazze – Già a prima vista, ieri sera i residenti del centro hanno fatto notare che, in tempi di crisi nera, le festività di San Michele iniziano nell’austerity: luminarie solo in corso Nuova Italia, piazza Diomede e corso de Parma. Niente addobbi luminosi in piazza Barbacani, piazza Pudente, piazza Caprioli e neanche in piazza Rossetti. Vuota piazza Marconi, che anni fa ospitava il lunapark dei divertimenti per i bambini (da diversi anni le giostre vengono raggruppate tutte nell’area del terminal bus di via Conti Ricci). Illuminati l’ingresso della piccola chiesa di San Michele e anche via Santa Maria, la strada che conduce all’omonima chiesa che ospita in questi giorni la statua del patrono e le celebrazioni eucaristiche. Il minimo indispensabile.