La scena musicale vastese è sempre in fermento. E, oltre ai tanti bravi cantanti, musicisti, alle band di tutti i generi che riscuotono buoni successi, se la cavano molto bene anche i dj. Dietro alla loro consolle animano discoteche e le tante feste che, specie nel periodo estivo, fanno ballare giovani e meno giovani. Antonio Spadaccini, An-Dj il suo nome d’arte, è un diciassettenne vastese che sta facendo diventare questa passione un lavoro, con molte serate all’attivo e una gran voglia di crescere. Si divide tra la consolle e gli studi per diventare odontotecnico a Pescara.
Com’è nata questa tua passione?
Quando ero piccolo mia madre per Natale mi regalò una chitarra e iniziai con le lezioni. Il maestro diceva che ero portato, ho suonato in tante occasioni e ho studiato anche al conservatorio. Poi, dopo un incidente in moto mi sono rotto il polso e per più di un mese non ho potuto suonare. Quindi, quasi per gioco, ho iniziato a provare con consolle e computer. Si è affiancato il mio amico Paolo, che conosco sin dai tempi dell’asilo e abbiamo iniziato.
Ricordi la tua prima serata?
È stato un compleanno il 12 luglio dello scorso anno, poi i primi due eventi importanti sono stati alla discoteca Rio. Da quel momento non ci siamo fermati più.
Come avete iniziato a farvi conoscere?
Siamo cresciuti molto con la presenza al PalaBCC per le partite della Vasto Basket, ho fatto serate alla Grotta del Saraceno, alla Ciucculella, tanti compleanni. E pian piano cerchiamo di migliorare.
I tuoi studi musicali ti sono stati utili?
Il dj deve mettere a tempo due brani, quindi aver studiato uno strumento è sicuramente utile.
A Vasto ci sono tanti bravi dj, sia con un lungo percorso alle spalle che molto giovani come voi.
È vero, ce ne sono tanti, molto bravi. Penso a Cicchini, Fioravante, Fioretti, oggi ci sono Diego Cardone, Giovanni Annese e Antonio Altieri.
Come fa le prove un dj?
Si mette tutta la giornata con casse e consolle e mixa dalla mattina alla sera. Più provi, più serate fai e più cresci.
Come scegli i brani adatti ad ogni momento della serata?
Ci sono diversi set. Il preserale, gli apripista e poi la musica house e la commerciale. Si parte con pop, rap, branu più lent, orecchiabili. Poi si inizia con le canzoni latino-commerciali e poi c’è il clou con la musica house e dance.
Quando siete in coppia come vi alternate alla consolle?
Ci dividiamo la serata, al momento faccio di più, magari due ore io e una lui. Mi lancio anche come vocalist, per coinvolgere la gente e farla ballare. Molte volte però chiamiamo un altro ragazzo per fare solo il vocalist, spesso è con noi Lorenzo Cardarelli.
Sei ancora all’inizio del tuo percorso, chi segui per rubare qualche trucco del mestiere?
Di solito chiedo consigli a Luigi Cicchini ma devo dire che Andrea Ciccotosto è quello che mi è stato più vicino. Un ragazzo che apprezzo è anche Diego Cardone. La cosa importante è che tra dj cerchiamo di non farci concorrenza.
Perchè piace tanto la disco?
È l’ambiente che si crea. Quando c’è tanta gente ci si diverte, si balla, si conoscono altre persone. Io ho iniziato a creare eventi perchè si dice sempre che a Vasto non si fa niente, così mi sono messo in prima linea per organizzare serate. Dopo una bellissima Notte Bianca la prossima serata sarà domenica con lo schiuma-party al Lido Sabbia d’Oro.
Il prossimo passo?
Ho già avuto la fortuna di suonare a Pescara. Il primo obiettivo che mi ponfo è quello di poter suonare al Baja. Mi piacerebbe ma aspetto a propormi, rischi di sbagliare e rovinarti il nome. Certamente sarebbe bello anche poter andare a suonare fuori, Pescara e Termoli. Ci si arriva piano piano.
Nell’eterna disputa musicale con i musicisti, per te il dj suona o mette i dischi?
Ci sono molte discussioni tra un musicista e un dj. Secondo me il dj può mettere musica e fare musica. Mixando due pezzi crei una nuova musica.
Oltre a mixare brani hai composto anche qualcosa di tuo?
Ho fatto un mix e un mashup house-commerciale. Creare dei miei brani è un passo che farò tra un po’ ma certamente ci proverò.
Insieme ad An-Dj c’è anche Paolo La Verghetta, 18 anni, suo compagno di studi e fedele spalla come dj. “Io non ho studiato nessuno strumento ma mi è sempre piaciuta la musica. Mi sono lasciato coinvolgere da Andrea quando ha iniziato ed ora spero di poter crescere così come sta facendo lui”. Ormai vanno avanti sempre in coppia, Antonio, più spigliato, l’altro, Paolo, più timido ma altrettanto determinato nel voler percorrere questa strada. “Questa estate abbiamo davvero tante serate e ne siamo molto contenti”, dicono i due giovani dj. “Poi vediamo per quest’inverno di poter organizzare delle belle feste. Così come fanno anche altri ragazzi di Vasto se siamo noi a metterci in prima linea ci divertiamo e non passiamo il tempo a lamentarci!”.
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