Inaugurato domenica pomeriggio il nuovo Centro Polivalente Socio Culturale Enrico Berlinguer di Vasto, nei locali dell’ex Istituto Statale d’Arte di via Roma.
Presenti il sindaco di Vasto Luciano Lapenna, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, i consiglieri regionali Mario Olivieri e Pietro Smargiassi, l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci, l’onorevole Maria Amato e vari rappresentanti della politica locale, delle associazioni vastesi e della cultura.
Le sedi disponibili all’interno accoglieranno la Scuola Civica Musicale, il Progetto Giovani, il Centro DonnAttiva (già presente nella parte posteriore) e tutte le associazioni cittadine che ne faranno richiesta.
“Oggi per noi è un giorno importante – sottolinea il Sindaco Luciano Lapenna –finalmente inauguriamo a Vasto un centro socio culturale, un luogo di ritrovo soprattutto dei giovani nel centro storico di Vasto. Luogo della musica per apprenderla, per suonarla. Luogo del canto, anche per i numerosissimi cori della nostra città, privi fino a ieri di un luogo adatto. Posto di accoglienza per le associazioni culturali. Luogo di ritrovo per informare i giovani e per tutelare le donne che hanno bisogno di aiuto. L’auspicio è che diventi un centro di aggregazione, di incontro e di crescita certamente per i giovani, ma anche per tutte le altre fasce della nostra comunità, ricca di fermenti e di associazioni – conclude Lapenna. Le polemiche sull’intitolazione del centro socioculturale “Enrico Berlinguer” svelano la carenza di possibili critiche reali all’ottimo lavoro di questa P.A. nel mettere a disposizione della città un luogo di incontro, crescita e aggregazione per i giovani e per tutto il mondo dell’associazionismo cittadino”.
L’inaugurazione, avvenuta in un clima di festa e di grande cordialità, è stata anche l’occasione per elencare al neo Presidente della Regione Abruzzo le priorità programmatiche e di sviluppo della città di Vasto da parte del sindaco Luciano Lapenna.
“Noi non vogliamo tornare indietro ma portare avanti il programma di questa amministrazione, in gran parte realizzato in questi anni con alcuni grandi risultati come testimonia il nuovo PRG del porto di Punta Penna, definitivamente approvato. Un piano che vogliamo iniziare a concretizzare portando sin da subito la ferrovia fin dentro il porto – così Lapenna a D’Alfonso – così come è importate inserire tra le priorità che la Regione Abruzzo ha per questo territorio l’arretramento della S.S.16 che oggi attraversa Vasto Marina con danni enormi per il turismo. Sulla sanità chiediamo massima attenzione. La perdita dell’Ospedale di Gissi ed il ridimensionamento in termini di posti letto dell’Ospedale di Vasto non ha portato al miglioramento dei servizi sanitari sul territorio. Infine il Parco della Costa teatina – continua Lapenna – ha bisogno di risposte urgenti sulla perimetrazione dell’area e candidiamo Vasto, con i suoi 16 Km di costa e un’articolata rete di ricettività, ad essere la sede del Parco”.
Il discorso del sindaco di Vasto. Signore e Signori, consentitemi di salutare il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il Sottosegretario alle finanze On.le Giovanni Legnini, l’On.le Maria Amato, l’Assessore regionale Silvio Paolucci, il Presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio, i Consiglieri regionali di Vasto Mario Olivieri e Pietro Smargiassi. Saluto i miei consiglieri comunali, il Vice sindaco, gli assessori, il Presidente del Consiglio, le autorità militari presenti. Benvenuti a questa iniziativa ed grazie per aver voluto accettare l’invito dell’amministrazione comunale .
Devo portare a voi il saluto della Eurodeputata Daniela Aiuto, nostra concittadina, impossibilitata ad essere con noi in quanto impegnata da domani a Bruxelles.
Consentitemi subito di ringraziare l’Ass. Marco Marra per l’impegno, anche fisico, profuso per consentire l’apertura di questo centr nei tempi stabiliti,e l’assessore Anna Suriani per avere coordinato con le associazioni e le istituzioni il lavoro soprattutto di questi ultimi giorni.
Altro grazie importante alla scuola civica e per essa al Presidente e consiglio di amministrazione ed al direttore della stessa, al Progetto Giovani e al Centro InformaGiovani.
Signor presidente della Regione, l’Abruzzo ha fame di lavoro. I nostri giovani perdono ogni giorno che passa perfino la speranza di trovarne uno. Condivido quanto Lei va ripetendo in questi giorni sulla necessità di sviluppare e migliorare le infrastrutture. Questo territorio ha ottime infrastrutture che cominciano a dare grandi soddisfazioni.
Alcuni anni fa il nostro porto non aveva che pochi metri di banchina e piazzali inesistenti. Ha chiuso l’anno scorso versando allo Stato 11.000.000 di Euro in diritti doganali. Più di quanto danno tutti gli altri porti abruzzesi messi assieme.
Noi non vogliamo tornare indietro ma portare avanti il programma di questa amministrazione, in gran parte realizzato in questi anni con alcuni grandi risultati come testimoniano le entrate ed il nuovo PRG del porto, definitivamente approvato. Un piano che vogliamo iniziare a concretizzare portando con pochi soldi da subito la ferrovia fin dentro il porto.
Così come è importate inserire tra le priorità che la Regione Abruzzo ha per questo territorio, l’arretramento della s.s. 16 che oggi attraversa Vasto marina con danni enormi per il turismo. E’ mancato in questi anni la volontà della regione ad inserire tra le priorità ANAS per l’Abruzzo questa opera, con la conseguenza che è tra i pochi tratti costieri che vede la ss16 attraversare una realtà fortemente urbanizzata.
Sulla sanità chiediamo massima attenzione. La perdita dell’Ospedale di Gissi ed il ridimensionamento in termini di posti letto dell’Ospedale di Vasto, non ha portato al miglioramento dei servizi sanitari sul territorio. Il governo Chiodi ha pagato anche per i danni fatti in questo campo, evitando di dare risposte indifferibili a necessita’ urgenti.
Infine il parco della costa teatina.Vogliamo risposte sulla perimetrazione dell’area e, Caro Presidente, Vasto con i 16 Km di costa su circa 40 e come realtà turistica tra le più importanti della costa, con un’articolata rete di ricettività, si candida ad essere sede del parco. E’un obiettivo che vogliamo perseguiore con forza.
Come vede, Signor Presidente, sono impegni non finanziari per la regione ma di programmazione, sono idee precise nate da una elaborazione messa a punto da anni di confronto, con il consenso ampio delle forze politiche del territorio e degli altri comuni. Ai signori consiglieri ed all’assessore Paolucci chiedo di condividere l’impegno per far si che questi obiettivi possano concretizzarsi.
Signore e signori,
Oggi per noi è un giorno importante. Inauguriamo a Vasto, finalmente un centro socio culturale. Luogo di ritrovo soprattutto dei giovani nel centro storico di Vasto.
Luogo della musica per apprenderla, per suonarla. Luogo del canto, anche per i numerosissimi cori della nostra città, privi fino a ieri di un luogo adatto. Posto di accoglienza per le associazioni culturali. Luogo di ritrovo per informare i giovani, per tutelare le donne che hanno bisogno di aiuto.
La sede è in pieno centro storico e facilmente raggiungibile. L’auspicio è che diventi un centro di aggregazione certamente per i giovani, ma anche per le altre fasce della nostra comunita’ ricca di fermenti e di associazioni. A voi consegniamo le chiavi di questo edificio certi che ne saprete fare buon uso per voi e per le future generazioni.
Cari concittadini,
La giunta Comunale ha voluto intitolare il centro, come sapete ad Enrico Berlinguer, insigne uomo politico a trent’anni dalla morte. Qualche polemica proveniente da destra, era scontata, anche se a me è dispiaciuta dal momento che il valore dell’insegnamento di Berlinguer oggi è riconosciuto da tutti. Eravamo a Roma il giorno del suo funerale. Il vastese partecipò con 14 pullman. Operai, disoccupati, giovani e vecchi, uomini e donne. C’eravamo. Due milioni di persone: capi di Stato, uomini politici di ogni parte del mondo,il mondo della cultura, gli operai ed i disoccupati, quel mondo che si identificava pienamente con Enrico Berlinguer.
L’Italia civile si ritrovò quel giorno a Piazza S.Giovanni, quell’Italia che sapeva d’aver perso uno dei suoi figli migliori che aveva cercato di insegnare a noi giovani di allora un modello di vita per ricostruire l’Italia. Berlinguer ha insegnato alla mia generazione che bisognava battersi per un mondo diverso, in difesa di valori che vacillavano già allora. Combattere il cinismo, l’egoismo, la superficialità. Ci spronava nello studio. Combattere la corruzione. Cambiare il mondo. Moro e Berlinguer non riuscirono nel loro intento di cambiare l’Italia per cambiare il mondo. Con l’uccisione di Moro si chiudeva il momento più bello e ricco della politica belingueriana e ne segnava la sconfitta e non a caso la strage di via Fani alla vigilia di un voto importante nel parlamento italiano.
Noi abbiamo voluto con la intitolazione far rivivere l’eredità etica politica di Enrico Berlinguer indicandola come retta via a quanti frequenteranno questo centro e saranno loro a giudicare se abbiamo fatto bene o male a voler ricordare quello che per molti di noi è stato un grande maestro.
Foto – Inaugurazione del Centro socio culturale Enrico Berlinguer
Inaugurazione del Centro socio culturale Enrico Berlinguer