Dopo Carpineto Sinello passa per Guilmi, altro Comune del Vastese, il viaggio di Zonalocale on the road alla scoperta delle realtà del territorio. Appuntamenti con le comunità locali che diventano il momento in cui conoscere, scoprire, capire e raccontare, lasciando poi al desiderio e alla curiosità di ognuno il “ritornare”. Probabilmente la prima cosa che viene in mente citando Guilmi è la ventricina. La Sagra che ogni anno si svolge ormai da decenni il 14 agosto è impossibile da non conoscere. Arrivando in paese nel primo cartello che si incontra si può leggere “La Patria della vera ventricina”. A Carpineto sostenevano la stessa cosa (e c’è da star certi che anche nei Comuni limitrofi saranno pronti a giurare che la loro ventricina è quella vera). Ma, superando questo dibattito campanil-gastronomico e iniziando a dare uno sguardo in giro per i vicoli del borgo ci si accorge quanto ci sia da scoprire. Prima di arrivare in paese si passa da fonte del Fico, da cui parte un bel sentiero dedicato alla mountain bike, e poi per Fonte Paradiso, dove è stata costruita una chiesetta e c’è una stupenda quercia secolare a dominare un’area attrezzata. Guida speciale in questo tour è l’ingegner William Ciccarone, uno dei tantissimi guilmesi che vivono lontani dalla terra d’origine per motivi di lavoro. Del resto oggi in paese i residenti sono circa 440, di questi appena 350 (forse qualcuno in meno) vi abitano per tutto l’anno. La percezione dello spopolamento la si ha verso mezzogiorno, quando il silenzio regna su Guilmi. Sono questi in giorni di festa in onore di San Nicola e uno dei primi che incontriamo è don Raj, intento a fare il giro delle case per la tradizionale benedizione.
Alla scoperta di Guilmi – Le immagini (clicca qui)
Tappa obbligata in Municipio, dove il sindaco Carlo Racciatti, eletto nel 2010 con una sorta di plebiscito paesano (oltre 80% di voti) è intento nel suo ufficio a risolvere ogni problema che si presenta. Niente formalismi, lui è con la tuta della squadra di calcio del Paese, ma tanta voglia di fare per risollevare la sua comunità. Guilmi è alla guida dell’unione dei Comuni, “di cui facciamo parte in sette ma con 12 Comuni gestiti in termini di servizi. Siamo costantemente alla ricerca di opportunità offerte dai bandi europei, dai finanziamenti, cerchiamo di sfruttare ogni possibilità che ci viene offerta”. Come il progetto Sagitarius, “che ci porta a girare l’Europa per la promozione turistica del nostro paese di questo territorio”. Racciatti è uno dei tanti sindaci giovani nel Vastese, con un forte attaccamento alla propria terra e tanta voglia di fare nel tentativo di invertire la tendenza e tornare ad attirare persone. Un momento cruciale per lo spopolamento è stato quello dello sviluppo industriale di San Salvo e della Val di Sangro. “A quei tempi non c’erano collegamenti efficienti con l’entroterra e così chi doveva andare a lavorare nelle fabbriche era costretto a trasferirsi. In questo processo Guilmi ha perso praticamente tutti i suoi artigiani”.
È il sindaco che ci mostra la sede dell’associazione dei guilmesi nel mondo. Sono forti i legami con chi vive all’estero ma mantiene vivo il rapporto con il paese. La città di Guilmi è anche gemellata con Jose Paz, in Argentina, dove il sindaco e una delegazione sono stati non molto tempo fa. Alle pareti della sede le immagini di secoli di storia paesana e anche qualche scatto originale. Durante il viaggio in sudamericano c’è stato l’incontro con Diego Armando Maradona, che ha voluto lasciare un messaggio di saluto a tutti i guilmesi. Al piano inferiore c’è il Museo delle arti antiche, decine di cimeli dei mestieri di un tempo. Un luogo che, opportunamente valorizzato, potrebbe rappresentare una sicura attrattive per scolaresche e non solo. Sempre il sindaco ci mostra un capannone che spunta in mezzo al verde della vallata. Si tratta di un “capannone integrato, con copertura fotovoltaica, come ce ne sono pochissimi in Italia. È stato realizzato con un azionariato popolare, i cittadini che hanno messo una quota avranno una rendita per 20 anni. E lì dentro verranno realizzati degli importanti progetti che a breve si concretizzeranno”.
Il cuore di Guilmi si “allunga” sulla collina, con il punto più alto in cui sorge la chiesa di San Nicola. Una salita sul campanile, la cui sommità è realizzata in un insolito stile bizantino, è un’opportunità da cogliere assolutamente. Circondati dalle maestose campane si possono ammirare dall’alto del campanile la distesa dei tetti, il verde delle colline con lo sguardo che, nei giorni di cielo limpido, arriva fino al mare. Continuando a girare per il paese spiccano i tanti cartelli “vendesi” o “affittasi” alle porte delle tante case che vengono ormai aperte per pochi giorni all’anno. Lo sguardo si posa su uno stretto vicolo che potrebbe sfidare quelli sparsi in tutta Italia ognuno dei quali cerca di accaparrarsi il titolo di “più stretto”. La sensazione, vedendo al lavoro il sindaco Racciatti e la sua “squadra”, è quello di persone tenaci che credono in questo territorio, cercando di fare sempre qualcosa in più. “Riusciamo a tenere aperta la scuola – spiega con soddisfazione – e cerchiamo di dare sempre i giusti servizi. Purtroppo, come nel caso dei servizi per la salute, spesso non dipende da noi”. Oggi il medico di base deve dividersi tra diversi Comuni. Stesso discorso vale per la guardia medica, che ha sede a Gissi e deve coprire 4 paesi.
Le persone. Il racconto di un luogo non può prescindere dal racconto delle persone. E, nonostante la comunità non sia delle più estese, si possono incontrare persone molto interessanti. A cominciare da Federico Bacci e Lucia Giardino. Quando vedi una porta aperta e dentro senti parlare toscano ed altri accenti, non puoi fare a meno di chiedere permesso ed entrare. Così si apre il piccolo “regno” del Guilmi Art Project, una realtà che dal 2007 vede i due artisti (Lucia, originaria di Guilmi) ospitare un artista nella casa lungo il corso principale per una residenza. L’artista che arriva riceve vitto e alloggio e in cambio lascia un’opera al paese. E poi ci sono workshop, corsi, incontri, mostre. Una realtà davvero viva e in crescita, che loro portano avanti nei mesi trascorsi a Guilmi. Ascoltare il livornese Federico parlare di questa terra è un qualcosa di davvero speciale. “I guilmesi sono gente ganza”, esordisce per poi raccontare tante cose (da approfondire sul loro sito) che rendono l’idea di quello che stanno portando avanti. Il concetto alla base di tutto è che “delle mura non ce ne frega nulla, ci interessano le persone”. Quelle persone vere e sincere, che sono la memoria collettiva di un luogo e che vanno come “preservate” affinchè si possano conservare nel tempo culture e tradizioni, pur nel segno di una modernità che avanza. È il caso dei festeggiamenti in onore di San Nicola, che domani (lunedì 5) vedranno svolgersi la sfilata delle conche. Il bello di camminare per un paese come Guilmi è che se vedi una porta aperta e sei curioso di quanto sta accadendo all’interno puoi chiedere “permesso” e vieni accolto con un sorriso. E la massaia che ti accoglie mette da parte quello che sta facendo e ti mostra la conca di rame che verrà addobbata come da tradizione per essere portata in processione accompagnando la statua del Santo. Quella statua che un altro guilmese ti descrive come “la più bella statua di San Nicola del mondo, più bella di quella che c’è a Bari”.
Focus – La viabilità (ai tempi della pietra). Ad un turista (magari straniero) che si avventuri verso Guilmi con la sua auto bisognerebbe consigliare di non mettersi in marcia se non si hanno un fuoristrada ed una bella dose di pazienza. I collegamenti tra la costa e l’entroterra sono la nota dolorosa del Vastese. Strade che, giorno dopo giorno, diventano sempre più simili a mulattiere, creando disagi non indifferenti a chi deve percorrerle. Lo scorso inverno ha colpito particolarmente Guilmi che, per qualche giorno, si è di fatto trovata isolata. Oggi è ancora in parte così. La Carpineto-Guilmi è ancora interrotta, dopo la frana che ha fatto staccare enormi blocchi di roccia. In buona parte sono ancora lì, ad interrompere una strada che chissà quando verrà riaperta. Non va meglio all’altra strada, quella oggi utilizzabile. Il fronte della frana che qualche mese fa aveva fatto scivolare una quantità smisurata di fango sulla carreggiata è ancora attivo. Alla prima forte pioggia viene tutto giù. Non va meglio al ponte sul Sinello, portato via dal fiume e oggi ricostruito in maniera temporanea. Nonostante le vibranti proteste degli amministratori del territorio di fondi sembrano non essercene. Una situazione da affrontare in maniera decisa, a tutela dei cittadini che in queste zone vivono, per favorire i loro spostamenti e poi per rendere questi luoghi facilmente raggiungibili da potenziali turisti.
Alla scoperta di Guilmi con il portale turistico Vasteggiando (clicca qui)
La diatriba sulla ventricina non l’abbiamo risolta, ma la sensazione è che in ogni paese resteranno con la convizione che la loro è la più buona. Poco male, perchè oltre a questo prodotto d’eccellenza c’è tanto di più da scoprire e valorizzare. Magari iniziando domani, lunedì 5 maggio, con una capatina per la festa di San Nicola con la tradizionale sfilata delle conche che, seppur in numero minore rispetto ad un tempo, conservano ancora tutto il loro fascino.
La tappa di Carpineto Sinello (clicca qui)