“Alle primarie abbiamo presentato un nostro candidato, Alfonso Mascitelli. Ma, come in tutte le primarie, rispettiamo la volontà dei cittadini”. Antonio Di Pietro spiega così il perché del sostegno dell’Italia dei valori a Luciano D’Alfonso, il candidato presidente della Regione per il centrosinistra. L’Idv, partito che da sempre parla di legalità, si schiera con l’ex sindaco di Pescara, che ha ancora due processi in corso. “Gli elettori hanno deciso e noi rispettiamo la loro volontà”, ribadisce il presidente onorario del soggetto politico di cui è stato fondatore.
E’ solo un ricordo il pienone della festa nazionale dei valori, che si è svolta a Vasto per sette anni consecutivi, ossia dalla prima edizione fino all’ultima (nel 2013, infatti, non si è tenuta). Di Pietro avvia la campagna elettorale con una conferenza stampa nella sala Vittoria Colonna di Palazzo D’Avalos e dice che la scelta di rilanciare il partito non è casuale, perché “Vasto ce l’ho nel cuore. Qui è nata l’Italia dei valori, qui è nata l’idea del centrosinistra”, con la famosa foto di Vasto scattata insieme a Bersani e Vendola al termine del dibattito moderato da Enrico Mentana.
Poi sono giunti i tempi della vacche magre e del partito decimato. “Sarebbe bastato dire sì al Governo Monti e saremmo ancora in Parlamento. Abbiamo detto no perché vogliamo stare nella coalizione con la schiena dritta”: così l’ex pm di Mani pulite giustifica la caduta verticale in termini di consenso popolare dell’Idv, che alle elezioni politiche del 2013 aderì a Rivoluzione civile, il raggruppamento capeggiato dal magistrato Antonio Ingroia. Un’esperienza finita male, con l’Idv e gli altri partiti che componevano quella lista a raccogliere pochi voti e nessun seggio in Parlamento.
“I partiti – afferma – li puoi chiamare come ti pare, ma sono fatti dalle persone. Noi, ad esempio, abbiamo candidato” nel 2006 “un emigrante in Svizzera”, dice riferendosi ad Antonio Razzi, di origini abruzzesi, “che si è venduto per 30 denari, ha fatto cinque anni in Parlamento senza che ci accucchiava niente. E mo’ traducetelo in italiano il verbo accucchiare“.
Sulle riforme volute da Renzi, Di Pietro è critico: “Siamo sì d’accordo sull’eliminazione del bicameralismo perfetto, in cui il Senato è un doppione della Camera, ma il Senato non deve diventare neanche un dopolavoro. Dimezziamo il numero dei deputati, ma facciamo in modo che i senatori siano eletti dal popolo”.
Accanto al fondatore dell’Idv siedono Marco Del Bonifro, coordinatore locale del partito, ed Eliana Menna, candidata alla carica di consigliere regionale. Lei, da consigliere provinciale uscente, si schiera contro la riforma delle Province, che elimina le cariche elettive e le indennità dei politici: “Non è che se muore la Provincia di Chieti, l’Abruzzo si salva. Gli sprechi sono altri. Anzi. Chi viene eletto avrà il compito di rappresentare in Regione un vasto territorio”. Quindi un appello agli elettori: “Non disperdete il vostro voto. Non basta solo la protesta”.
Foto – Di Pietro torna a Vasto: "Qui è nato il centrosinistra"
Antonio Di Pietro lancia da Vasto la campagna elettorale dell’Italia dei valori per le elezioni europee e regionali.