“Non siamo qui a chiedervi il voto, vogliamo rendervi consapevoli di quello che fate quando entrare in cabina elettorale”, queste le parole pronunciate da Gianluca Castaldi, senatore vastese del Movimento 5 Stelle, in occasione dell’incontro pubblico Fuori dai media che sabato sera si è tenuto a San Salvo.
Una serie di appuntamenti programmati in Abruzzo per presentare i candidati alle prossime elezioni regionali ed europee del 25 maggio. Oltre a Castaldi, c’erano i senatori Vito Crimi, Michela Antonia Montevecchi ed Enza Blundo, con loro i tre candidati della zona alle regionali: il vastese Pietro Smargiassi, il sansalvese Silverio Marzocchetti, la cupellese Rema De Camillis e Sara Marcozzi, che correrà per la presidenza della Regione.
Il primo ad intervenire è stato il senatore Crimi affrontando il tema della riduzione degli stipendi dei manager della pubblica amministrazione: “Non credete a tutto ciò che vi raccontano, abbiate dei dubbi, fate domande. Spesso vi fanno credere ciò che non accade. Moretti si lamenta perchè il suo stipendio è stato tagliato di un quarto, arrivando a 90.000 euro l’anno, ma non dice che l’indennità di dirigenza di 750.000 euro non è stata toccata. Come vedete i tagli sono tutta una bufala”. E ancora sugli stipendi: “Anche ai magistrati è stato ridotto del 10%, solo che poi c’è stata una sentenza che ha stabilito di ridare loro quel 10% più gli interessi”. In altri casi, secondo il senatore, si modificano solo i nomi: “La riforma delle Province? Non è cambiato nulla, solo il nome, ci sarà una città metropolitana come adesso, al posto della Provincia, il presidente si chiamerà sindaco metropolitano e i consiglieri non saranno eletti da voi ma da loro, tutti con il proprio stipendio. Mantenere una struttura del genere ha dei costi elevati. Non vi fidate mai di nessuno, informatevi sempre”. Crimi ha poi fatto l’esempio del referendum per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, andato avanti nonostante l’esito del voto. In ultimo una considerazione sul Parlamento Europeo: “Sapete quali sono i nostri parlamentari? Cosa fanno? E’ ora di portare una squadra valida anche lì”.
“Ci dobbiamo dare da fare noi – ha aggiunto Castaldi – loro non lo hanno fatto in 40 anni, figuriamoci se lo faranno adesso. Abbiamo a disposizione i disegni di legge che sono delle proposte che arrivano anche dai cittadini, in 7 mesi ne abbiamo presentati 68. Il problema è che il primo di questa legislatura è stato votato circa 15 giorni fa e trattava di subacquea. Non si affrontano i problemi, si trattano temi secondari per nascondere la realtà. Perchè non si parla mai di Ombrina Mare? Perchè non possono, devono curare i propri interessi, non basta mettersi in testa durante le manifestazioni, servono i fatti, ma è evidente che non convenga è meglio lasciare tutto così e pensare a mantenere i propri privilegi”. Eppure a detta del senatore qualcosa in Parlamento sta cambiando: “Chiediamo sempre il voto elettronico, in modo da sapere chi è presente in aula, cosa che con il voto ad alzata di mano non era possibile. Visto che i soldi per gli stipendi li tirano fuori i cittadini è importante sapere chi partecipa e quante volte. E’ un modo per controllare ciò che fanno i parlamentari”.
A seguire gli interventi della senatrice Montevecchi sui tagli di scuola e cultura e sulla valorizzazione del nostro patrimonio artistico: “Le due ‘cenerentole’, quelle su cui si spende meno, ma che sono le prime ad essere tagliate, anche per colpire le coscienze e la formazione dei cittadini. Enza Blundo ha spostato l’attenzione sulla casta e sui privilegi di “gente senza cuore che ha avuto il coraggio di fare campagna elettorale sfruttando il dramma dell’Aquila”.
In seguito spazio ai candidati locali: “Non sprechiamo questa opportunità – ha affermato Sara Marcozzi – in Regione mancano programmazione e pianificazione su molti aspetti, qualche soldo a disposizione c’è, ma non è ben impiegato. Non ci sono controlli sui fondi a disposizione e la sanità è messa male. Non c’è bisogno di Ombrina Mare per avere un futuro, l’ambiente è importante, bisogna valorizzare il nostro territorio. Per farlo c’è anche bisogno di voi, controllateci, fateci domande”.
A proposito di sanità, il vastese Pietro Smargiassi, ha puntato il dito contro il taglio delle guardie mediche nella nostra zona: “A Celenza Sul Trigno verrà chiusa, in provincia di Teramo ne sono state aperte 25 in 5 anni. Siamo stanchi di avere in Abruzzo una sola provincia, vorremmo che la nostra regione tornasse ad averne 4, tutte importanti allo stesso modo. Ci sono tante criticità da risolvere che ho scoperto girando insieme agli altri candidati. Sottolineo che questo non accade negli altri partiti, noi ci muoviamo insieme sostenendoci, per migliorare”.
In conclusione l’intervento della candidata Rema De Camillis: “E’ il momento giusto per riprenderci il nostro territorio, è ora di dimostrare che siamo capaci e che con la massima serietà e trasparenza possiamo guidare questa regione”.
Foto – Fuori dai media San Salvo
Fuori dai media San Salvo