“I sogni a volte si avverano, ci siamo già riusciti in passato, dobbiamo provarci di nuovo, dobbiamo riempire l’Aragona”. Sono questi i presupposti di Vastese Home Made, illustrati da Carlo Gaeta, ex calciatore della Vastese e presidente della costituenda società che intende subentrare all’attuale dirigenza.
Maggiori dettagli del progetto sono stati comunicati questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata al Club Biancorosso, luogo storico e significativo per i tifosi e per la storia del calcio vastese, gestito dalla famiglia Ascatigno. Una cinquantina i presenti per un’iniziativa che ha destato parecchia curiosità.
Con Gaeta c’erano i principali artefici del progetto: il giornalista e tifoso Gabriele Cerulli, che sarà il direttore generale, il presidente dello Sporting Vasto Marco Capo e Ivano Larivera, titolare della Climaterm di Cupello, che insieme al fratello Marco, proprietario di Elettrica Edison di San Salvo, ricoprirà il ruolo di vicepresidente. “Abbiamo accettato – ha spiegato Ivano – perchè siamo amici del presidente dello Sporting Vasto e sponsor della sua squadra, lo seguiremo anche in questa nuova esperienza”. Antonio De Santis si occuperà di marketing e comunicazione, Giannicola Armando del settore organizzativo, Mimmo Albanese sarà ancora il magazziniere, mentre Ugo Aloè il medico sociale.
In rappresentanza dell’attuale dirigenza presenti Antonio Prospero e Dino Monteferrante. Il segretario dovrebbe fare parte ancora della Vastese, insieme al direttore sportivo Alfonso Calvitti, riconfermati con Mario Bolognese, presidente della Juniores, per il gran lavoro fatto fino ad oggi. Tutti però devono ancora comunicare se accetteranno l’incarico.
I futuri dirigenti sono attivi da tempo per provare a rilanciare il calcio cittadino. La nuova società intende rilevare l’attuale dopo il 30 aprile, al termine del campionato. Ci sono già stati due incontri con Prospero che ha dato carta bianca al gruppo per proseguire, l’unica garanzia che il consigliere regionale ha chiesto è che la Vastese vada in buone mani. “Altrimenti riconsegneremo la squadra all’amministrazione comunale e decideranno loro cosa fare”, ha tenuto a precisare il patron. Ipotesi scartata dalla nuova dirigenza: “Abbiamo già una base economica dalla quale partire – ha spiegato Cerulli – a fine campionato noi iniziamo, poi il resto dipenderà anche dalle risposte che avremo dalla tifoseria e dagli imprenditori”.
“Il nostro è un progetto già avviato, abbiamo contattato i giocatori e gli allenatori, la maggior parte con alle spalle campionati di Serie D – ha rivelato Capo che con lo Sporting farà da settore giovanile alla Vastese – vogliamo fare bene sin da subito, puntando a vincere già dal prossimo anno. Arrivare in D e restarci vuol dire ricevere introiti, come quelli della Snai, che ci danno maggiore tranquillità e forza economica. Intanto posso anticipare che è quasi pronto il pullman a 54 posti, biancorosso con il logo della Vastese, inoltre la squadra in estate andrà in ritiro, probabilmente dal 29 luglio a Chiauci in Molise. Vogliamo fare tutto come si deve per tornare in alto, dove compete a Vasto”.
Studiate anche le forme di abbonamento con varie agevolazioni, 100 tessere saranno regalate ad estrazione ai disoccupati che ne faranno richiesta. Dal 18 marzo al 31 maggio sarà possibile prenotare l’abbonamento per la prossima stagione, “questo perchè – ha chiarito Cerulli – ci sono dei finanziatori forti, ma non possono fare tutto da soli e serve anche a loro per capire a che tipo di responsabilità andranno incontro”. Su Vastese Home Made ha aggiunto: “Abbiamo puntato su persone immediatamente riconducibili alla causa biancorossa, che vogliano migliorare la situazione attuale, loro faranno da rappresentanti e da motore per far viaggiare il progetto indipendentemente da chi ci sarà poi in futuro. Vogliamo creare un modello che funzioni”. Con la massima attenzione alle evoluzioni future, “c’è un gruppo che potrebbe decidere di aprire su Vasto, in quel caso potrebbe fare da sponsor principale sulle maglie”.
Una società che punterà anche sui giovani e sulle competenze locali, già varie figure si sono messe a disposizione per alcuni incarichi. “Gli uomini di campo restano, chi ci ha campato torna a casa. Avevamo proposto anche a Francesco Prospero di rimanere – ha rivelato Cerulli – ma per togliere definitivamente l’ombra della politica ha deciso di rifiutare”.
“Quando sono arrivato a Vasto da giocatore – ha detto Gaeta – c’era la stessa diffidenza, era un periodo difficile, siamo partiti dalla Promozione inseguendo un sogno, quello della C e ci siamo tornati, dobbiamo riprovarci, puntando molto anche sulla vastesità. Quando mi hanno proposto questo incarico ho subito accettato. Per me è un grande onore tornare a indossare questa maglia. Sono molto legato a questa città e deve tornare dove il suo blasone e la sua bellezza meritano di stare. Dobbiamo passare dalle parole ai fatti. E’ un progetto importante che tutti dobbiamo sposare, l’epoca del presidente che spende da solo è finita, si deve andare avanti con raziocinio, con programmazione e senza esagerazioni, ma ognuno avrà il proprio ruolo e si occuperà solo di quello. La Vastese è di tutti, tutti devono fornire il proprio contributo. Non è possibile vedere l’Aragona vuoto e la Vastese in queste categorie. Dobbiamo riempire di nuovo lo stadio”.
Durante l’incontro è intervenuto anche Prospero: “E’ l’ultima volta che parlo da dirigente. Due anni fa abbiamo provato a ridare una dignità calcistica a questa città, non è stato possibile, ora vorremmo che il calcio proseguisse a buoni livelli e auguriamo il meglio al nuovo gruppo, ma la squadra della propria città va seguita, è inutile nascondersi dietro falsi problemi, quando ripartimmo dalla Promozione la domenica c’erano 1.000 persone”.
Disegnate anche le nuove maglie, la prima sarà biancorossa, in stile Ajax, perchè come ha detto Gaeta: “la Vastese deve giocare sempre in biancorosso”, tra le altre anche una con il monumento alla bagnante, meglio nota come sirenetta, sul petto. Potrebbe arrivare uno sponsor tecnico di livello internazionale che vorrebbe aprire uno store a Vasto e collaborare. “Nonostante siano a conoscenza che la Vastese gioca nei dilettanti vogliono essere sulle nostre maglie, questo fa capire la considerazione che hanno di questa squadra all’esterno”, ha spiegato Cerulli.
Tra le domande anche quelle sull’Aragona, che al momento viene gestito dall’amministrazione comunale, ma la nuova società vorrebbe non solo provare a prendere in gestione, ma anche sistemare grazie all’aiuto dei tifosi, almeno per quanto riguarda gli interventi più piccoli. Possibili collaborazioni con altre società cittadine, come il Vasto Marina, la porta sarà sempre aperta, ma al momento sembra una strada non percorribile per vari motivi.
Ripartire dai giovani, ma non solo, soprattutto da quelli già presenti in rosa, che rappresentano un patrimonio sul quale puntare, ha concluso Cerulli: “Abbiamo ragazzi come D’Adamo, Berardi, Forte, Balzano, Miccoli, D’Antonio, non so quante squadre possono avere una base di così tanti giovani bravi, anche in virtù del fatto che il prossimo anno sarà obbligatorio schierare un ’95 e un ’96. Dimostrano, non solo in questo contesto, il grande lavoro fatto da Alfonso Calvitti, uno che è stimato in tutto l’Abruzzo per la sua competenza. L’ossatura è fondamentale, quando si vince un campionato almeno 12 giocatori devono essere in grado di fare bene anche nella categoria superiore”.
Foto – Disegni maglie Vastese 2014/2015
I disegni delle nuove maglie della Vastese per la prossima stagione.