Qualcuno si sposta per non farsi fotografare e poi sorride. Qualcuno arriva addirittura a negare che ci sia stato un incontro col sindaco. Dal Comune esce una fumata grigia. E’ ancora lontana la soluzione della crisi che sta investendo il centrosinistra.
Stamani in municipio è arrivato prima Luciano Lapenna. Poi a palazzo di città sono saliti i rappresentanti di 5 partiti della coalizione di governo della città: Nicola Della Gatta (Partito democratico), Luigi Marcello (Giustizia sociale), Sante Cianci (Sinistra ecologia e libertà), Elio Baccalà (Italia dei valori) e Paola Cianci (Rifondazione comunista).
Esclusi i socialisti, naturalmente. Sono loro ad aver chiesto un assessorato, la riduzione del numero degli assessori e una sterzata all’azione amministrativa.
Richieste respinte dal primo cittadino e dalle altre forze politiche dell’alleanza, che hanno difeso l’attività svolta fino ad ora e l’attuale assetto della Giunta. Il documento letto ai giornalisti da Lapenna e sottoscritto dai partiti fedeli senza se e senza ma è più leggero del previsto: mancano le firme dei tre consiglieri comunali del Psi (Gabriele Barisano, Luigi Masciulli e Corrado Sabatini) che, tutti insieme e unendosi all’opposizione, possono rovesciare i rapporti di forza tra centrosinistra e centrodestra, relegando in minoranza l’amministrazione comunale. Scenari che, ora come ora, rimangono solo ipotesi.
I cinque portavoce non parlano. Al di là di qualche battuta per depistare, non emerge nulla. E’ chiaro che è ancora lontana la via d’uscita dall’imbuto in cui si è incastrato il centrosinistra.
In attesa che qualcuno muova i primi passi per tentare un riavvicinamento, la coalizione al momento è ridotta a una coperta corta. Non riesce a mettere sindaco e Giunta al riparo dai gelidi spifferi della crisi che rischia di materializzarsi in Consiglio comunale, dove la maggioranza non è mai andata sotto in 6 anni e mezzo.
Il tutto con le primarie alle porte. Il 15 novembre si vota in tutta Italia per scegliere il candidato premier del centrosinistra. Quest’anno i cittadini devono registrarsi. Lo possono fare anche all’ultimo momento, nel giorno delle votazioni. Ma fino ad ora il dato è negativo: meno di 150 iscritti. Troppo pochi per una città in cui il 20 marzo del 2011 erano stati quasi 4mila 900 i vastesi a scegliere il candidato sindaco tra Lapenna e Forte.
Foto – Amministrazione di Vasto in bilico, incontro partiti-sindaco
Incontro in municipio tra il sindaco di Vasto, Luciano Lapenna, e i rappresentanti di 5 partiti del centrosinistra nel tentativo di trovare una soluzione per ricomporre la frattura con i socialisti. A rischio la tenuta della maggioranza.