E’ stato un 4 novembre nel segno dei ragazzi della città. Si sono svolte questa mattina a Vasto le tradizionali celebrazioni in occasione della giornata dell’Unità d’Italia, delle Forze Armate e del ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Dopo il raduno in piazza, un lungo corteo ha raggiunto la cattedrale di San Giuseppe, dove il parroco emerito Don Giovanni Pellicciotti ha celebrato la Messa. Il sacerdote ha voluto rivolgere un messaggio particolare ai tanti studenti presenti in chiesa. “Io sono a Vasto da più di 50 anni e amo questa città. Il mio auspicio è che anche in voi cresca l’amore per Vasto, in tutto quello che fate. Spesso ci sono ragazzi che compiono azioni che rovinano tutto ciò che appartiene alla collettività e questo non è un bene. Amate la città perchè vuol dire amare voi stessi”.
All’uscita dalla chiesa il corteo, a cui hanno partecipato amministratori, rappresentanti delle forze dell’ordine, le associazioni di combattenti e tanti studenti di medie e superiori, si è diretto verso via Adriatica. L’alzabandiera, accompagnato dalle note dell’inno nazionale eseguito da due giovani musicisti, ha preceduto la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento ai Caduti del mare.
Ultimo momento della giornata in piazza Caprioli, con l’omaggio del sindaco Lapenna al monumento ai Caduti. E’ stato eseguito, nella sua versione integrale, l’Inno di Mameli, con i musicisti e il coro della scuola media Paolucci. Ad accompagnare il canto le coreografie realizzate dalle giovani studentesse. Il primo cittadino ha poi rivolto il suo messaggio ai presenti. “In questa giornata dobbiamo ricordarci che il cammino del nostro Paese nel secolo scorso è stato lungo e travagliato, con due guerre mondiali e la lotta contro la dittatura fascista.
Oggi, però, il progresso si è interrotto. Aumentano la disoccupazione e la povertà e sono tanti i pericoli che minacciano le nostre democrazie. Il populismo non può colpire mortalmente il nostro Paese, non dobbiamo cadere nei facili tranelli della propaganda che vorrebbe dare all’Europa tutte le colpe della crisi. La nostra Vasto non è immune dalla tempesta che attanaglia l’Italia, con le fabbriche che chiudono, tanti posti di lavoro che si perdono. Ma da questa celebrazione dobbiamo riprendere la speranza. Oggi ricordiamo il sacrificio dei nostri soldati caduti, milioni di morti durante le guerre. Su questo monumento ci sono i nomi dei figli di questa terra che hanno dato la vita per la Patria. E voglio esprimere un grazie, a nome di tutta la città, alle forze dell’ordine che quotidianamente sono al nostro fianco”.