Si chiudono con un pensiero per i migranti morti nel tragico naufragio di Lampedusa i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Vasto. Una festa spezzettata, con la serata conclusiva del 30 settembre rimandata a ieri a causa del maltempo.
Nel tardo pomeriggio la celebrazione eucaristica, seguita dalla tradizionale processione che ha riportato la statua del santo dalla chiesa di Santa Maria al tempio a lui dedicato. Assente l’arcivescovo, Bruno Forte, è stato il parroco di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli, a presiedere entrambi i riti religiosi.
Tagliato il percorso della processione (il cui programma era già stato modificato alla vigilia delle festività patronali): il serpentone di fedeli si è snodato lungo via Santa Maria, corso De Parma, piazza Rossetti, corso Italia, via San Michele fino a giungere davanti alla chiesetta dedicata al protettore della città, dove la statua è stata ricollocata.
Sotto al piccolo colonnato, don Domenico ha chiesto a tutti di pregare “per le persone morte a Lampedusa”.
Dopo la benedizione impartita dal parroco, attorno alle 20 i fuochi d’artificio hanno salutato i fedeli.
Foto – San Michele, la processione 2013
San Michele, la processione 2013