L’unica cosa rimasta intatta è un albero di natale artificiale. Tutto il resto è stato carbonizzato dall’incendio che martedì ha aggredito le dune di Vasto Marina [VIDEO].
Un pezzo della fascia retrodunale è andato in cenere. Le fiamme hanno bruciato alberi e macchia mediterranea dentro la Riserva naturale Marina di Vasto.
Ieri i carabinieri forestali hanno denunciato sei persone, accusate di essere responsabili di alcuni dei numerosi incendi dei giorni scorsi [LEGGI].
Stamattina, tra attivisti di Wwf e Legambiente e cittadini che hanno partecipato all’iniziativa organizzata dal Comune insieme alle organizzazioni ambientaliste, una trentina di persone al lavoro per raccogliere di tutto: dalle bombole di gas ai bossoli delle pallottole usate negli anni Settanta dai militari su quel tratto di spiaggia che allora era un poligono di tiro.
L’amministrazione comunale respinge le critiche sollevate dal Comitato per la tutela del verde pubblico e privato [LEGGI].
“La gestione affidata a Wwf e Legambiente – afferma Cianci – ci ha consentito di tutelare e valorizzare con un’apposita cartellonistica la Riserva naturale di Marina di Vasto. Per questo siamo riusciti a ottenere dalla Regione Abruzzo un finanziamento da 20mila euro”.