Chiusa da novembre, annunciata la consegna dei lavori per fine dicembre, ma è ancora chiusa: è la cucina dell’ospedale “San Pio” di Vasto al centro, 7 mesi fa, della visita dei Nas che vi apposero i sigilli a causa di gravi irregolarità riscontrate. Dopo la chiusura, il direttore della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael, stimò in 500mila euro l’importo dei lavori per rimetterla a nuovo, costo difficile da sostenere per l’azienda sanitaria indebitata [LEGGI]. A dicembre fu però il Comitato per la difesa dell’ospedale, in una nota firmata da Tascione, Tagliente, Villani Ottaviano e Candeloro ad annunciare che “La cucina sarà ristrutturata”.
Nel frattempo, tale tema ha lasciato spazio ad altre polemiche sul nosocomio vastese che mai mancano, ma quei locali sono rimasi chiusi.
In occasione dell’ultimo incontro a Vasto tra Schael e Forte per i lavori post-crollo [LEGGI], abbiamo chiesto al manager le sorti della cucina ricomparsa fugacemente anche nel recente promemoria dello stesso comitato che ne annunciava la ristrutturazione già a dicembre [LEGGI] e che, venerdì scorso, ha incontrato l’assessore alla Salute della Regione, Nicoletta Verì. Morale: mancano i soldi (chiesti alla Regione), quando ci saranno, si useranno per la riapertura dei due piani chiusi.
Così, per cause di varia natura, progetti introvabili ecc., a ogni nuova criticità, l’ospedale perde pezzi senza date precise su quando potrà riaverli indietro. E su quest’ultimo tema, la cucina, sembra avverarsi per ora la profezia dello stesso Schael che su Twitter, a novembre, sbottò: “Al San Pio di Vasto non si cucinerà mai più” [LEGGI].
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