Non vogliono trascorrere un altro anno a lavorare per poi vedersi distruggere il raccolto dai cinghiali. Per questo, gli agricoltori del Vastese sono pronti a mobilitarsi e ad arrivare fino a Roma per chiedere, con una petizione sostenuta da migliaia di firme, al Parlamento di modificare la normativa sulla caccia ai cinghiali: “È una specie che va gradualmente eradicata da questa zona”, sostiene Michele Bosco, imprenditore agricolo e presidente del comitato Terre di Punta Aderci, dopo l’incontro a Vasto tra l’assessore regionale Emanuele Imprudente e oltre 200 proprietari terrieri e cacciatori della zona. Gli agricoltori, che hanno manifestato tutta la loro esasperazione, sono usciti delusi dal confronto con assessore e consiglieri regionali. Secondo loro, i finanziamenti per comprare le gabbie non risolvono il problema.
“La delusione c’è”, ammette Bosco. “L’assessore si è appellato alla legge 157 dicendo che lui non ha la possibilità di andare oltre ciò che gli consente la normativa. Imprudente ritiene di aver messo in atto tutte le azioni possibili, ma noi nel Vastese, francamente, non le abbiamo viste“. Si sono conclusi con un nulla di fatto anche gli incontri tra gli assessori di diverse Regioni, tra cui l’Abruzzo, e i rappresentanti del Ministero delle Politiche agricole.
I cacciatori vogliono l’autorizzazione a sparare ai cinghiali anche dentro le aree protette: “A parlare di abbattimenti è stato anche il presidente regionale di Legambiente, Giuseppe Di Marco“, sottolinea Bosco. “Io sono imprenditore agricolo. Chi mastica diritto deve dare risposte precise. E il governo regionale dovrà dimostrare di voler cambiare il Piano faunistico regionale accogliendo le osservazioni che abbiamo presentato. Questo di Vasto è un piccolo focolaio, ma ci sono tanti altri gruppi in Abruzzo pronti a mobilitarsi. Chiediamo che in queste zone si vada gradualmente all’eradicazione della specie. Lo ha riconosciuto anche l’assessore: non sono le gabbie, né il singolo abbattimento a risolvere il problema. Ci vogliono misure di emergenza”.