“Basta salari da fame”. È il titolo del nuovo libro di Marta Fana, che torna a pubblicare una nuova inchiesta sul mondo dell’occupazione precaria a due anni dal suo primo volume, intolato “Non è lavoro, è sfruttamento”. Domani, alle 17.30, la presentazione a Vasto, nella Sala Aldo Moro.
La ricercatrice riprende il viaggio nell’Italia del precariato: “Quelli che hanno salari orari di tre, quattro, sei euro lordi l’ora. Quelli costretti al lavoro gratuito o a un tirocinio a 400 euro al mese. Quelli sottoinquadrati e i troppi costretti a un part time involontario, spesso fittizio. Ormai il mercato del lavoro è una giungla con una sola certezza: stipendi bassi e precari. Paghe da fame per un lavoro povero. E se fosse proprio questo il problema che impedisce alla nostra economia di crescere?”.
Alcune risposte in questa intervista: