Quella del presepe è una tradizione che non passa mai di moda perchè sono tante le persone che, nel periodo natalizio, si dedicano con passione alla realizzazione di piccole opere d’arte per rappresentare le scene della Natività. Quest’anno siamo andati a Pollutri a casa di Marco Prinza, grande appassionato di presepi che, già dal vialetto d’ingresso della sua abitazione, accolgono gli ospiti. Da una ventina d’anni Marco realizza un grande presepe che occupa un’ampia porzione del soggiorno di casa. “Ho ereditato questa passione da mio padre e, sin da piccolo, ho iniziato a costruire il mio presepe”. E così, anno dopo anno, il presepe di Marco si è arricchito di scene, ambientazioni e personaggi fino ad arrivare ad un’estensione di oltre 5 metri.
“Costruisco tutto io, utilizzando diversi materiali, e comprando solo i personaggi che, in molti casi, vengono modificati per adattarli alle scene”. La particolarità del presepe costruito da Marco Prinza è la presenza di luoghi e scene che raccontano il suo paese, Pollutri. E così ci sono la chiesa parrocchiale, la Casa di San Nicola e la processione dedicata al Santo Patrono. E poi scene che raccontano situazioni legate alla sua famiglia – come la casa in costruzione o l’asilo della sua fidanzata -. E poi un passaggio sulle tradizioni, come il faro e i trabocchi e il giovane che cucina gli arrosticini abruzzesi. “È il modo per rappresentare la nascita di Gesù che viene in mezzo a noi per portarci il suo messaggio di pace”. Una fusione tra la tradizione presepistica e quella popolare che, anno dopo anno, si arricchisce di nuovi elementi. “Ho un sogno – confida Marco – poter allestire un presepe fisso dentro una roulotte o un camper e poterlo portare in giro”. La sua grande passione ha portato Marco ad essere uno dei promotori del presepe vivente che tornerà a Pollutri dopo dieci anni. “Ce la stiamo mettendo tutta, coinvolgendo tante persone con l’auspicio di regalare a chi verrà a visitarlo il 29 dicembre dei momenti emozionanti”.