Se per i cantieri sulla strada bisognerà attendere i primi mesi del 2020 [LEGGI], non passano inosservate le delimitazioni dell’area di lavoro che corrono parallelamente alla fondovalle Treste. Si tratta degli interventi per il gasdotto Larino-Chieti, progetto presentato nel luglio 2015 dalla società Gasdotti Italia Spa.
Lungo 113,7 chilometri il metanodotto a 75 bar prevede l’allacciamento all’area di stoccaggio Stogit a Montalfano. Lungo e tortuoso l’iter che ha portato alla realizzazione del progetto con numerose osservazioni piovute da comitati, associazioni e cittadini e diversi incontri pubblici nei Comuni interessati. Sull’argomento, inoltre, il comitato Via ha indetto un’inchiesta pubblica nel 2016 che è visionabile su Youtube (1ª PARTE e 2ª PARTE).
Numerosi i comuni interessati dal passaggio del metanodotto che come detto è lungo [ant_dx]oltre 113 chilometri: 87,9 km in Abruzzo (territori attraversati: Cupello, Furci, Monteodorisio, Scerni, Pollutri, Casalbordino, Paglieta, Lanciano, Castelfrentano, Orsogna, Poggiofiorito, Filetto, Casacanditella, Bucchianico, Casalincontrada, Chieti, Cepagatti, Rosciano e Pianella) e 25,8 km in Molise (territori attraversati: Larino, Guglionesi, Montecilfone, Palata, Montenero di Bisaccia, Tavenna e Mafalda).
Nell’aprile scorso, la società ha annunciato ai vari enti interessati l’avvio dei lavori che da un paio di settimane fa sono diventati visibili anche nel Vastese. Un anno fa, dopo l’ok con prescrizioni al progetto del ministero dello Sviluppo economico, l’associazione Nuovo Senso Civico presentò anche un ricorso al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella [LEGGI].