“Questa era la parte più difficile ma ricevere ancora un sì ad un piano credibile è stata la parte più bella“. Graziano Marcovecchio, presidente di Pilkington Italia, commenta così la proroga fino al 10 novembre della cassa integrazione concessa dal ministero del Lavoro [LEGGI]. Una boccata d’ossigeno per lo stabilimento che produce vetri per auto a Piana Sant’Angelo sia per i 55 esuberi che rischiavano il licenziamento ma, soprattutto, per gli effetti che un ridimensionamento delle unità lavorative potrebbero produrre con il rischio che “quel 55 possa diventare tre volte tanto“.
C’è però da far fronte ad una crisi del mercato dell’auto che non si arresta, “ad agosto in Europa ha fatto registrare un -8,6%”, spiega Marcovecchio, facendo passare così “dalla gioia alla frustrazione”.
Al centro c’è la necessità di mantenere a San Salvo i livelli di occupazione e di produttività, con la strategicità dello stabilimento per dare segno al gruppo NSG che qui si può continuare con un’attività importante. Marcovecchio lancia un monito al mondo della politica “perchè temo che non ci sia ancora piena compresione delle difficoltà del mercato dell’auto che, in Italia, occupa 300mila addetti”. Cruciale è il ruolo dell’auto elettrica “che di fatto non ancora c’è, nè come produzione – salvo alcune fasce – ma soprattutto come infrastrutture. La politica dovrebbe per questo capire il momento del mercato dell’auto”.
“Adesso è importante fare bene le cose“, sottolinea Marcovecchio, spiegando che lo sguardo è ai prodotti su cui si inizia a lavorare per la produzione del 2021. Bisogna mantenere alta l’attenzione, “questi strumenti ti aiutano a cogliere opportunità che possono nascere nel mentre di questo sostegno così che l’azionista, se in questo periodo deve muovere produzioni, possa venire qui” perchè si è riusciti a non perdere la forza lavoro, per aver mantenuto una forza lavoro qualificata, “e perchè i sacrifici fatti dai lavoratori con il piano industriale vengano messi a frutto per loro e i loro figli”.