Passata l’emergenza è l’ora di fare la conta dei danni. Il settore che, inevitabilmente, risentirà maggiormente della grandinata del 10 luglio [LEGGI] è quello dell’agricoltura.
“E’ una situazione drammatica – commenta Nicola Jasci, titolare dell’azienda Jasci&Marchesani -. Sono stato fuori tutta la giornata e ho già potuto vedere quanto siano ingenti i danni. La grandinata ha spaccato tutti i grappoli di uva, in molti casi sono stati divelti i tralci”. Per la vendemmia 2019 bisognerà cercare di salvare il salvabile ma, con i danni alle piante, “le ripercussioni a livello produttivo le avremo anche il prossimo anno”, spiega Jasci. In molti appezzamenti di terreno, specialmente quelli costieri, i grappoli distrutti sono ben oltre il 50% di quelli presenti sule viti. “A Monteodorisio ho avuto danni attorno al 50%, in alcuni appezzamenti, in zona San Lorenzo, ancora di più. Tra un mesetto avremmo iniziato la prima fase della vendemmia – spiega Jasci -, ora vedremo per bene com’è la situazione. Io non ho mai visto nulla del genere“.
[ads_dx]“Il danno è davvero pesante – conferma Paola Del Casale, dell’azienda vini Sergio Del Casale -. La maggior parte dei nostri vigneti sono in zona Maddalena, dove la grandinata è stata veramente forte. Abbiamo due vigneti giovani, piantati quest’anno, che sono andati fistrutti. Purtroppo il tempo non è dalla nostra parte, con queste ferite così grandi non riusciamo a recuperare le piante per la vendemmia. L’emergenza meteo di ieri si ripercuoterà sul ciclo produttivo anche futuro. Venivamo già da un anno in cui c’erano state delle difficoltà, ora questa grandinata. Ma non ci abbattiamo, ci rimbocchiamo le maniche e andiamo avanti“.
I sindaci hanno già richiesto lo stato di calamità. “Il maltempo – aggiunge Jasci – ha colpito il cuore della produzione vitivinicola abruzzese. Ortona, Tollo, Vasto, rappresentano una parte importante della produzione di vino nella nostra provincia. Con danni così seri qualcosa va sicuramente fatto per sostenere noi produttori.
Anche perchè non sono stati distrutti solo i vigneti. Ci sono stati danni molto pesanti anche agli ulivi e a tutte le produzioni del territorio. Sappiamo bene che l’agricoltura è anche questo, dover fare i conti con eventi che non hai modo di fronteggiare. Andremo avanti con la passione per il nostro lavoro e tanto impegno”.