“La maggioranza blinda il suo deficitario operato in materia di concorsi e fa quadrato per salvare la poltrona di Lina Marchesani. Non ci saranno nè proroga nè annullamento del concorso per impiegati, come chiesto dai consiglieri del centrodestra: chi è dentro (pochi) è dentro e coloro che sono fuori (molti) restano fuori”. I sette consiglieri comunali di centrodestra attaccano. Prosegue fuori dall’aula lo scontro sui concorsi pubblici indetti a Vasto dall’amministrazione comunale di centrosinistra.
Vincenzo Suriani, Francesco Prospero (FdI), Alessandro d’Elisa (gruppo misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Alessandra Cappa, Davide D’Alessandro (Lega) e Guido Giangiacomo (Forza Italia) sostengono di aver “messo in crisi un muro di omertà, sui concorsi del Comune, che non era mai crollato. Adesso le cose ai vastesi sono chiare: pur avendo diplomi, lauree e master, non possono partecipare al concorso per impiegati del Comune di Vasto perché così hanno deciso Menna, Marchesani e la loro maggioranza. Nei prossimi giorni informeremo la stampa su nuovi dettagli, finora non emersi, di questo concorso e degli altri in preparazione, e andremo avanti in ogni sede possibile perché la sinistra vastese non compia l’ennesimo scempio della meritocrazia, della trasparenza, e delle speranze di tanti giovani vastesi in cerca di lavoro”.
La replica del sindaco, Francesco Menna: “Alcuni consiglieri comunali dell’opposizione hanno attaccato pesantemente i dipendenti comunali. In particolare, vi è stato chi ha pesantemente voluto prendersela con i 30 contratti di formazione e lavoro della Giunta Tagliente, gettando sugli stessi fango e accuse. Molte di queste persone sono oggi validissimi dipendenti del Comune di Vasto e nei confronti degli stessi manifesto solidarietà, vicinanza e stima per le vergognose e infondate considerazioni. A dimostrazione di quello che dico, agli atti risulta che gli stessi dipendenti fecero un regolare concorso con diverse prove”.
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