Il rocchio di colonna romana ritrovato lunedì mattina davanti a pochi metri dal litorale di Trave sarà esposto nel museo archeologico di Palazzo d’Avalos. Lo ha disposto la funzionaria archeologa della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio d’Abruzzo, Amalia Faustoferri, che verificato l’autenticità e il valore storico dell’elemento architettonico: risale all’epoca romana, ha circa 2mila anni.
“La dottoressa Faustoferri – si legge in una nota del Comune di Vasto – ha esaminato attentamente il reperto che presenta alcuni punti erosi dalla forza del mare. In base ad una prima ricostruzione il ritrovamento deve essere rimasto insabbiato in acqua per tantissimi secoli, in un punto poco distante dalla costa. Questo spiegherebbe l’assenza di incrostazioni e di molluschi lungo le scanalature della colonna. Faustoferri ha disposto il trasferimento del reperto nel Museo Archeologico di Vasto, ubicato al piano terra di Palazzo d’Avalos. Intanto si è appreso che il turista che ha segnalato il rinvenimento alla Capitaneria di Porto di Vasto, indicando il preciso posizionamento in mare, è stato sentito dal comandante della Guardia Costiera, Lorenzo Bruni”.
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