Il titolo del libro è singolare: Servizio cacche per posta. “Ho scoperto che esistono davvero servizi a pagamento che offrono questa assurda possibilità”, racconta Flavia Moretti, la trentatreenne di Vasto che, al suo esordio letterario, vince il Premio Castoro e diventa una nuova firma della casa editrice milanese di libri per bambini e ragazzi.
Flavia, com’è nato “Servizio cacche per posta”?
“L’idea è nata in un periodo in cui ero molto arrabbiata per una questione che ritenevo profondamente ingiusta. Ho pensato che inviare un bel pacco pieno di cacca sarebbe stata una vendetta divertente e liberatoria. Poi ho scoperto che esistono decine di servizi a pagamento che offrono davvero questa assurda possibilità, avrei potuto portare avanti il mio piano ma ho scelto di non farlo. In testa però mi era rimasto un titolo, “Cacche per posta”. Nel frattempo dovevo preparare una sinossi per un romanzo da consegnare alla mia insegnante di scrittura narrativa, quindi ho provato a scavare a fondo intorno al tema dell’ingiustizia, un tema secondo me pieno di sfumature, per trovare una storia da raccontare”.
È un libro sull’ingiustizia?
“La storia parla di un ragazzino di 11 anni di nome Teo che ha un solo obiettivo: vendicare le ingiustizie. Per la sua impresa istituisce insieme all’amica Matilda, il servizio Cacche per posta che prende spunto dai servizi realmente esistenti di cui parlavamo prima. In questo caso ‘la materia prima’ viene offerta dal cane Fango, un cucciolo che Teo ha salvato dalle torture dei due bruti vicini di casa. Grazie a Cacche per posta, chiunque può far recapitare un profumato dono a chi gli ha arrecato un torto. Teo e Matilda si ritrovano con un sacco di lavoro, ma man mano che vanno avanti le cose si complicano, scoprono che dietro l’apparenza delle persone si nascondono dei mondi e che stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato è un’operazione delicata e molto complessa. Il libro è consigliato dagli 8 anni in su”.
Parlaci di te. Come sei arrivata a questo esordio letterario?
“Ho 33 anni, mi sono laureata in antropologia culturale a Bologna e ho conseguito, dopo un percorso triennale, un diploma accademico in recitazione e regia. Subito dopo ho lavorato per tre anni consecutivi come docente di teatro nelle scuole pubbliche di Roma e provincia. Proprio in quel contesto ho iniziato a sperimentare più seriamente la drammaturgia e ho scoperto che scrivere mi dava grande soddisfazione. Nel 2017 ho vinto un bando per insegnare teatro in un istituto comprensivo a Bologna e sono tornata. Una gran bella scelta perché ho scoperto Bottega Finzioni, la scuola di scrittura di Carlo Lucarelli, ho provato ad entrare nell’area Produzioni audiovisive e multimediali per bambini e ragazzi ed è andata bene perché sono stata selezionata. Un corso di più di 600 ore sulla scrittura per ragazzi (dal cartone animato al format non fiction, dal romanzo all’albo illustrato). Un percorso intenso e prezioso che mi ha permesso di incontrare insegnanti/autori di grandissimo valore e mi ha fornito strumenti fondamentali per la scrittura. Quest’anno sono stata scelta come tutor junior a Bottega Finzioni, per il corso di ideazione e produzione di serie animate tenuto da Mario Bellina. Continuo a insegnare nelle scuole e a progettare e condurre laboratori di teatro e scrittura per bambini e ragazzi, da quest’anno collaboro anche con un’associazione molto bella che si chiama SassiScritti, è nata nel 2006, si occupa della promozione e della ricerca delle arti contemporanee, in particolare teatro, musica e scrittura ed è davvero moto attiva sul territorio bolognese e nell’Appennino Tosco-Emiliano”.
La scrittura è, per te, una professione?
“Ho avuto un anticipo e un regolare contratto di pubblicazione, quindi certo, si tratta di una professione ma penso che una professione diventi veramente tale solo dopo averla esercitata con una certa regolarità. Di sicuro è la professione che mi sto costruendo con grande cura e grande determinazione. La casa editrice il Castoro è nata nel 1993 e, dal ’99, ha rivolto sempre più la sua attività ai libri per bambini e ragazzi. Per esempio hanno portato in Italia il famoso “Diario della Schiappa”. L’anno scorso, per celebrare il venticinquesimo anno di attività, hanno indetto un concorso riservato agli esordienti. Erano alla ricerca di nuove voci italiane, cercavano un romanzo per il target 8+ appunto. Il concorso è stato un ottimo motivo per finire il romanzo e dopo qualche mese, una meravigliosa sorpresa: avevo vinto il concorso e il mio romanzo sarebbe stato pubblicato. Ecco come sono diventata una nuova autrice Castoro, una casa editrice veramente squisita sia professionalmente che umanamente. Proprio il Castoro ha organizzato un bellissimo progetto per le scuole, le librerie e le biblioteche di tutta Italia. L’idea nasce per proporre agli studenti un ricco percorso di lettura in classe e per creare un’occasione di incontro importante tra i giovani lettori e gli autori dei libri a partire da una relazione diretta e personale tra editore e insegnanti. Ho il grande onore di prendere parte al progetto con Servizio Cacche per posta. Tutti i dettagli sono a questo link http://www.castoro-on-line.it/scuole/ Sarebbe emozionante, esilarante e un po’ catartico tornare nelle scuole vastesi con il mio Cacche per posta“.