E’ tempo di vigilia per la Nazionale Italiana Femminile che domani, domenica 9 giugno, farà il suo debutto al Mondiale in Francia affrontando l’Australia. La spedizione azzurra sta preparando questa attesa partita a Valenciennes, quartier generale delle ragazze della ct Milena Bertolini, con una trepidazione crescente con il passare delle ore. Ci sono l’emozione di partecipare al Campionato del Mondo e la consapevolezza di essere una squadra che ha tutte le carte in regola per far bene togliersi tante soddisfazioni.
Sarà un esordio mondiale anche per Daniela Sabatino, attaccante di Castelguidone, che metterà a servizio del gruppo azzurro tutta la sua esperienza maturata con la maglia della Nazionale, con cui ha segnato 27 reti. Nell’intervista a Zonalocale la giocatrice ha sottolineato più volte la forza del gruppo [LEGGI], messaggio ribadito anche nella conferenza stampa di cui è stata protagonista in Francia. “In campo si vede che siamo un gruppo unito che si rispetta e che lotta su ogni pallone. Stiamo bene tra di noi anche fuori dal campo. Cerchiamo di mettere in pratica tutto quello che la Ct ci chiede perché abbiamo la consapevolezza che insieme possiamo andare lontano”.
[ads_dx]Il movimento calcistico femminile è in netta crescita e questo Mondiale, con l’attenzione mediatica che sta ricevendo, può rappresentare un salto di qualità. “Siamo una squadra pulita. Non giochiamo per soldi, ma solo perché amiamo veramente questo sport“, ha sottolineato Daniela Sabatino. L’Italia dovrà affrontare Australia, Giamaica e Brasile nel girone eliminatorio. Le azzurre guardano però una partita alla volta coltivando l’ambizione di arrivare il più avanti possibile. Per la calciatrice abruzzese – che il 26 giugno compirà gli anni – potrebbe esserci la doppia gioia di festeggiare un compleanno al Mondiale.
“Siamo concentrate sulla partita di domenica – ha detto Sabatino in conferenza stampa -. Non vediamo l’ora di dimostrare che non siamo qui solo per partecipare, ma per imporre il nostro gioco. Affronteremo tre ottime squadre, ma anche noi potremo dire la nostra. Vogliamo dimostrare che anche le donne sanno giocare a calcio“.