Gli albergatori prevedono un’estate con più arrivi, ma a cosa corrisponde l’offerta vastese?
Pochi giorni fa è stato presentato il programma completo degli eventi eventi vastesi di questa estate. Non sono mancate le novità – oltre al già popolarissimo Jova Beach Party, l’atteso ritorno del Festival del Cinema e tanti tornei sportivi –, ma nemmeno i commenti negativi di chi, anche in vista dell’assenza del Siren Festival, si aspettava qualcosa in più.
La stagione quest’anno arriverà con qualche giorno di ritardo a causa del maltempo e, considerando che nemmeno durante festività primaverili le temperature sono state molto clementi, qualcuno ha espresso la propria preoccupazione in merito alle prenotazioni turistiche estive.
Ne abbiamo parlato con Lino Di Chiacchio, presidente del consorzio Vasto Golfo d’oro che conta 17 membri, di cui 15 alberghi, un’agenzia di viaggi e il Parco dell’Aqualand.
“Pasqua è andata meglio del 25 Aprile e del Primo Maggio. Il problema è stato il maltempo. Prima di prenotare, i turisti consultano le previsioni meteo. In ogni caso, le prenotazioni fanno registrare il segno più, rispetto al 2017, in tutte le strutture consorziate. L’incremento, in alcuni hotel più ampio, in altri più contenuto, riguarda luglio e agosto.”
I numeri, in realtà, sono comparati a quelli dello scorso anno: una stagione, quella del 2018, non esattamente esaltante dal punto di vista numerico. Quest’anno, il calendario degli eventi vastesi punterà tutto sul Jova Beach Party, evento di caratura nazionale la cui organizzazione è stata molto complessa e per il quale è previsto un picco dei turisti in visita a Vasto “Il concerto di Jovanotti”, continua Di Chiacchio, “sta dando un ottimo riscontro mediatico. Per quell’evento, abbiamo ricevuto richieste per due giorni di permanenza, oltre alle ordinarie richieste del periodo di Ferragosto”.
Un’estate in positivo, quindi, a giudicare dalle statistiche preliminari. Bisognerà però attendere la fine della stagione per avere dati più completi su cui lavorare per il prossimo anno. Intanto, a Vasto chiudono alcuni hotel a 4 stelle, mentre sono in crescita le aperture di nuovi B&B, alcuni dei quali a 5 stelle. Tuttavia, cosa rappresenta la chiusura di diversi hotel? Ne abbiamo parlato con Simone Lembo, presidente della Confesercenti Vasto.
“C’è una fruibilità diversa del turismo” spiega, “Il consumatore turistico attuale cerca anche servizi diversi rispetto a quelli delle strutture superior. È un turismo più mordi e fuggi, con vacanze spalmate più sull’arco dell’anno. Anche se bisogna specificare che i nostri b&b hanno dei livelli molto alti, nonostante i costi di gestione siano diversi”.
Un cambio di fruibilità dei servizi, quindi, che potrebbe portare a un tipo di turismo più flessibile e movimentato. Ma come si pone Vasto rispetto al panorama turistico di altre mete estive? L’abbiamo confrontata con le città abruzzesi più scelte dai turisti – a giudicare dalle statistiche dello scorso anno – Tortoreto e Alba Adriatica. Concentrandoci solo sui prezzi di dieci hotel tra le due e le quattro stelle, nel periodo ti tempo compreso tra il 26 e il 28 luglio, è emerso che il prezzo medio di una stanza a Tortoreto è di 110€, ad Alba Adriatica 117€ e a Vasto di 160€.
Cinquanta euro di scarto che, considerando i diversi fattori, non sono pochi. “Dovete, però, considerare – sottolinea Di Chiacchio – che le tariffe dell’alta stagione, nelle nostre strutture, rimangono in vigore nelle due settimane clou dell’estate, mentre nelle località del Teramano i prezzi relativi alla stagionalità alta restano in vigore per un periodo più lungo”.
Ma l’offerta vastese vale quei cinquanta euro in più? E soprattutto: a che tipo di turismo guarda?
L’assessore al turismo, Carlo Della Penna, spiega: “Vasto negli ultimi anni si è contraddistinta per aver portato degli eventi di caratura nazionale e internazionale. Quest’anno si ripeterà con il Jova Beach Party, e altri eventi musicali con l’aggiunta però di diversi eventi sportivi anche di caratura nazionale. Lavoriamo su questo proprio per differenziare il programma. Tra giugno e luglio non mancherà la musica: ci saranno delle rassegne musicali che c’erano anche gli altri anni.”
Tra queste, purtroppo mancherà il Siren Festival, evento musicale molto amato dai vastesi ma soprattutto da quel tipo di turisti che seguono le rassegne musicali, ci siamo fatti spiegare da Simone Lembo come questo impatterà sul turismo dell’estate 2019: “ Vedremo sicuramente una differenza. C’era un tipo di pubblico che si muoveva solamente per il festival. Poi però ci sarà comunque il Jova Beach Party, che naturalmente avrà un altro tipo di seguito. Noi speriamo che il Siren possa tornare il prossimo anno, perché per Vasto era un punto di forza”.