Daniela Sabatino si sta preparando per vivere il suo primo Mondiale dopo la storica qualificazione ottenuta con la Nazionale italiana che, dopo 20 anni, torna a disputare la massima competizione calcistica. La ct Milena Bertolini l’ha scelta tra le 23 giocatrici che, dal 9 giugno – prima partita contro l’Australia – saranno protagoniste in Francia. Ieri, intanto, l’attaccante originaria di Castelguidone, nell’Alto Vastese, ha timbrato il cartellino con il terzo gol nell’amichevole vinta 3-1 dall’Italia contro la Svizzera, ultimo test prima del Mondiale. A suon di gol Daniela Sabatino ha costruito una carriera vincente che, alla soglia dei 34 anni, la sta portando verso il Mondiale in cui indosserà l’inseparabile maglia numero 9.
Ormai manca davvero poco all’esordio. Come state vivendo queste fasi di preparazione?
Ci stiamo preparando al meglio, ormai abbiamo affrontato tre settimane di ritiro e non vediamo l’ora di giocare. Siamo consapevoli dell’importanza di andare al Mondiale e sarà per noi un’emozione unica visto che per tante di noi è il primo. Ci stiamo preparando come sempre nel migliore dei modi perché siamo consapevoli dei nostri mezzi e vogliamo fare bella figura.
Un anno fa – dopo la fine dell’esperienza calcistica del Brescia [LEGGI] – dicevi di voler disputare un campionato da protagonista per conquistarti la chiamata al Mondiale. Alla fine sono arrivati il Milan e la convocazione. È andata più che bene, no?
Con il club è stato un anno particolare. Sono contentissima di indossare la maglia del Milan numero 9, quella del mio idolo Pippo Inzaghi. È stato un anno fantastico. Poi sono stata chiamata per andare al Mondiale ed è stata la ciliegina sulla torta. E ora sto lavorando, come sempre duramente, per dare una mano a questo magnifico gruppo.
[ads_dx]Dopo una stagione lunga e intensa dove si trovano le energie fisiche e mentali per affrontare un lungo ritiro e una competizione difficile come il Mondiale?
C’è la voglia e la determinazione di far bene e cercare di andare il più lontano possibile. Abbiamo la fortuna di avere un gruppo compatto e unito che sta bene insieme. Noi stiamo bene anche fuori dal campo ed è questa l’arma in più. Credo che sul campo questa unione si veda ancora di più.
Il tuo è un legame forte con l’azzurro. In passato sei stata lasciata fuori dalla Nazionale, ora sei tornata da protagonista.
Erano scelte del mister Cabrini. Io ho sempre rispettato qualsiasi decisione di qualsiasi mister. Ho sempre cercato di fare del mio meglio per dimostrare che potevo stare nel gruppo della Nazionale. Sono contenta del fatto che si sia ricreduto e che mi abbia dato la possibilità di giocare gli Europei. Speravo in qualcosa in più ma ormai è passato. Non ci penso più, sono concentrata per far bene al Mondiale.
Com’è questa squadra azzurra che si presenta al Mondiale?
È un gruppo unito. Ci sono tantissime giovani che possono essere il futuro di questa Nazionale. Noi più esperte cerchiamo di dare una mano, di dare dei consigli.
Quando hai iniziato a calcare i campi da calcio, da giovanissima, avresti mai immaginato di arrivare, un giorno, a giocare un Mondiale?
No, assolutamente. È stato proprio un sogno, come il sogno di indossare la maglia del Milan. Quando ho iniziato a giocare lo facevo per passione ma, con il passare degli anni, è diventata la mia priorità, la ma vita. Da quando ho capito tutto questo ho cercato di dare tutta me stessa per togliermi qualche soddisfazione.
C’è una grande attenzione mediatica sulla vostra avventura Mondiale. Lo vivete più con orgoglio o è un fattore che vi mette più pressione?
Sicuramente è più una questione di orgoglio, ricevere tutte queste attenzioni fa piacere. Diciamo “finalmente” perché è da tanto che stiamo dimostrando di saper giocare a calcio e di saper divertire tutte le persone che vengono a vederci. Per noi è un motivo di orgoglio.
Questo orgoglio è anche quello della tua terra che ti segue da sempre e fa il tifo per te. E, ultimamente, agli sportivi abruzzesi le cose vanno bene.
Vuol dire che si mangia bene e si vive bene! Sono orgogliosa di essere abruzzese e ringrazio sempre tutte le persone che ogni volta mi fanno i complimenti e mi dicono “mi raccomando non dimenticare le tue origini”. Io non le dimenticherò mai anche perché la mia famiglia abita ancora a Castelguidone e io, quando posso, scendo giù per stare con loro.
Avrete da affrontare un girone tosto, con Australia, Giamaica e Brasile.
Sono ottime squadre. La Giamaica non la conosciamo bene ma ora siamo più concentrate sulla prima partita con l’Australia. Penseremo partita dopo partita.
Hai un obiettivo personale per il Campionato del Mondo in Francia?
Sono un’attaccante e credo che il gol sia importante. Ma cerco di essere protagonista e di far parte il più possibile di questa competizione. Poi sono decisioni che spetteranno alla ct. Il mio sogno è quello di far bene, non solo personalmente ma con tutta la squadra.