Per risolvere il problema della drammatica carenza di personale del Tribunale di Vasto, non è necessario un decreto del Governo, ma un sempice atto amministrativo del Ministero della Giustizia. È quanto emerso dal convegno di ieri sul tema: “Soppressione Tribunale: impatto sulla società civile”, che si è svolto, su iniziativa dell’avvocato Angela Pennetta, nella Sala Aldo Moro di Vasto.
Due i problemi affrontati: la mancanza di impiegati, che rischia di paralizzare l’attività del palazzo di giustizia di via Bachelet, e il rischio chiusura che incombe ormai dal 2012, anno della riforma della geografia giudiziaria.
“Sono molto soddisfatta – commenta Angela Pennetta – dell’esito dell’iniziativa. Nonostante la concomitanza di varie manifestazioni, c’è stata una larga partecipazione di cittadini appertenenti a tutte le categorie lavorative e professionali. Da moderatrice, ho dato inizialmente la parola ai sindaci di Vasto e San Salvo, Francesco Menna e Tiziana Magnacca, e al presidente del Tribunale, Bruno Giangiacomo, che ha illustrato i problemi relativi alla carenza di organico amministrativo, ma anche i dati sulla produttività del Tribunale, citando i grandi processi che si sono celebrati di recente. L’ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, che ha fatto sottolineato pubblicamente un aspetto importante: la pianta organica non è stata eliminata tramite un decreto, ma attraverso un provvedimento amministrativo e, quindi, può essere ripristinata con un altro provvedimento amministrativo. Non serve un decreto, come ci era stato detto nell’incontro al Ministero per non crearte un precedente che si possa estendere a tutti i Tribunali italiani in via di soppressione cui è stata soppressa la pianta organica. Hanno preso la parola, nell’ordine, Menna, Magnacca, Giangiacomo, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Vasto, Vittorio Melone, il presidente dell’Ordine dei commercialisti, Francesco Pietrocola, l’europarlamentare Daniela Aiuto, Legnini e il presidente di Assovasto, Marcello Dassori, che ha sottolineato i pesanti problemi cui andrebbero incontro le imprese se fosse soppresso il Tribunale di Vasto. La presenza del Tribunale e dell’ospedale rappresenta, infatti, un indice di primaria importanza per attrarre sul territorio nuove imprese. Ora aspettiamo le elezioni europee del 26 maggio e, di conseguenza, quale sarà il futuro del Governo. Poi torneremo alla carica”.
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