Branchi di cinghiali tornano a fare razzia a Vasto, nelle campagne di Punta Aderci. I comitati di agricoltori, automobilisti e residenti della zona nord della città tornano alla carica. Il fronte di coloro che chiedono l’abbattimento per ridurre il numero degli ungulati si è allargato ormai da mesi anche al Sangro.
Hanno chiesto un incontro al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e all’assessore all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, le associazioni Terre di Punta Aderci e Avas-Daniela Martorella (associazione vittime animali selvatici) che, il 1° febbraio, 9 giorni prima delle elezioni regionali, avevano incontrato Marsilio “per discutere le proposte volte al controllo e alla riduzione della popolazione degli ungulati e i relativi indennizzi dei danni prodotti da questi”, si legge nella lettera indirizzata al governatore e all’assessore. I due sodalizi, che nei mesi scorsi hanno riunito a Vasto agricoltori e proprietari di terreni e case delle zone rurali, chiedono dal 2016 “una specifica e dedicata polizza assicurativa”.
“È, infatti, più vivo che mai – sottolineano Avas e Terre di Punta Aderci – l’allarme nella popolazione per l’elevato numero di cinghiali che, a branchi, scorrazzano nelle campagne e nelle strade, urbane ed extraurbane, mettendo in pericolo l’incolumità e la sicurezza degli abitanti. Non sono secondari, inoltre, i danni che questi animali arrecano alle attività economiche, specialmente a quelle agricole e turistiche”.
“È evidente come il nostro impegno vada oltre la denuncia”, fa notare a Zonalocale Michele Bosco, presidente di Terre di Punta Aderci. “Dopo attenti studi e valutazioni approfondite, intendiamo offrire collaborazione per far sì che si prendano decisioni atte a sgravare, nel breve periodo, i cittadini dai danni causati dai cinghiali e a trovare una soluzione efficace al problema nel medio periodo”.