Il Primo maggio invece di festeggiare il lavoro, a San Salvo si potrebbero piangere 25 posti in meno. Una nuova vertenza è all’orizzonte e la situazione sembra già appesa a un filo.
Si tratta della vicenda della Sam srl, azienda monocliente Denso che si trova a fronteggiare un forte indebitamento e, soprattutto, rapporti commerciali con il colosso nipponico al ribasso. A lanciare l’allarme è Massimiliano Recinella (Femca Cisl) che ieri ha incontrato il cda.
La società tra l’altro è stata colpita di recente da due importanti lutti nel giro di poco tempo: quelli del titolare e del direttore di stabilimento.
Recinella spiega che “la proprietà, in relazione a quanto emerso nell’incontro, comunica che il proprio Cda, in considerazione dell’indebitamento maturato allo stato odierno, non può andare oltre e dichiara che, se le cose non muteranno entro fine mese, sarà costretta a cessare la sua attività“.
[ant_dx]“Le affermazioni aziendali sono così perentorie – continua il sindacalista della Cisl – a causa degli esiti negativi della pluriennale esecuzione degli accordi commerciali tra le due aziende, la Denso e la Sam, legano oggi ad un filo la sopravvivenza di quest’ultima”.
L’azienda storica che ha sfornato prodotti a km 0 (considerando la poca distanza che separa i due stabilimenti) rischia quindi di chiudere i battenti per una assurda beffa proprio a partire dal giorno della festa dei lavoratori lasciando a piedi 25 maestranze dalla “grande professionalità e ritmo produttivo. Come sindacato non ci riteniamo soddisfatti dell’unica alternativa proposta dal cda, la chiusura, e per questo abbiamo approntato un pacchetto di scioperi per il 23 e 24 aprile riservandoci ogni ulteriore azione a tutela dei diritti dei lavoratori. Oggi ci sono state le assemblee con tutte le lavoratrici e i lavoratori durante le quali abbiamo deciso le prossime iniziative sindacali per salvaguardare l’occupazione del nostro territorio”.
La speranza è che le azioni messe in campo facciando da pungolo anche nei confronti della Denso per evitare un’ulteriore tegola per l’occupazione nel Vastese.