Sono stati arrestati tre dei quattro presunti autori della rapina alla gioielleria Boschetti di Cupello del primo ottobre 2018. Tutti i soggetti coinvolti sono di San Severo (Foggia).
Tre sono già finiti nel carcere di Foggia: R.G. (classe 1993), P.L. (classe 1973) e L.P.S. (classe 1996). Il quarto componente, S.H. dell’89, è invece tuttora ricercato.
È in corso nella stazione dei carabinieri di Vasto la conferenza stampa del tenente Luca D’Ambrosio che sta illustrando i dettagli dell’indagine che ha permesso di arrivare all’individuazione dei quattro.
Secondo i carabinieri, la banda aveva già colpito sia nel Vastese che nel Foggiano.
Il colpo di Cupello fruttò 8mila euro: 4mila in gioielli, 4mila in contanti. Come emerso, a sarebbe stato P.L. a picchiare il titolare dell’attività commerciale, Mario Boschetti, che finì in ospedale con 30 giorni di prognosi; l’intimazione fatta dal malvivente al gioielliere fu: “Stai buono o ti schiatto la capa”.
Ecco il video diffuso stamani dai carabinieri e tratto dalle immagini della videosorveglianza della gioielleria:
Le indagini sono state portate avanti dai militari della Compagnia di Vasto sotto la direzione del sostituto procuratore Gabriella De Lucia in collaborazione con i carabinieri di San Severo.
I quattro avevano fatto nei giorni precedenti un sopralluogo nel Vastese per individuare la gioielleria migliore da colpire a bordo di un’auto noleggiata nella loro città. Il giorno del colpo, P.L. entrò con il volto parzialmente travisato da un cappello e da una barba finta chiedendo di visionare alcuni gioielli. Appena Boschetti aprì la cassaforte, il malvivente gli puntò l’arma contro minacciandolo di morte. Alla tentativo di resistere del gioielliere, il rapinatore lo colpì più volte prima per poi far entrare i complici in attesa fuori.
Nei giorni scorsi, il gip Fabrizio Pasquale ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro.
I FATTI- In tre, il primo ottobre 2018, avevano fatto irruzione nella gioielleria Boschetti di corso Mazzini a Cupello arraffando oro e preziosi per poi darsi alla fuga. I malviventi durante l’azione repentina avevano anche colpito il titolare alla testa con il calcio della pistola e costretto una cliente a inginocchiarsi.
All’uscita dall’attività commerciale in pieno centro erano stati inseguiti da un cittadino, ma si erano dileguati prendendo strade diverse. Alla luce della ricostruzione dei carabinieri è probabile che il quarto fosse in attesa in auto pronto per la fuga.
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