Fresagrandinaria è stata inserita tra i 120 comuni italiani scelti dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni che sperimenteranno la tecnologia 5G. Il piccolo centro dell’entroterra vastese è l’unico in lista della provincia di Chieti, in Abruzzo ci sono altri 10 comuni interessati (Gagliano Aterno, Civita d’Antino, Morino, Castiglione a Casauria, Brittoli, Canistro, Introdacqua, Barete, Tossicia e Montebello di Bertona).
L’inserimento nella lista non convince però il sindaco Giovanni Di Stefano e il consiglio comunale fresano. L’assise civica (riunitasi il mese scorso, l’11 marzo) ha votato all’unanimità (assenti i consiglieri Giampietro e D’Alfonso) la delibera per esprimere “netta contrarietà alla sperimentazione della rete wireless 5G sul Comune di Fresagrandinaria” impegnando “il sindaco e la giunta a intraprendere ogni altra azione si ritenesse utile per scongiurare detta sperimentazione sul territorio comunale” per “le gravi ripercussioni che questa tecnologia potrebbe avere sulla salute dei cittadini”.
[ant_dx]Qualche giorno fa, il Comune ha inoltrato la delibera all’Agcom ribadendo la propria contrarietà e facendo proprie le preoccupazioni espresse dal comitato Mcs (che riunisce le associazioni contrarie a questo progetto in tutta Italia) sulla sovraesposizione alle onde elettromagnetiche.
Per assicurare maggiore velocità e accessibilità a questa tecnologia è previsto l’uso di antenne più piccole e più diffuse (smart cells) che sfrutteranno – come supporto – anche gli arredi urbani (lampioni, pensiline, segnaletica ecc.).