Doppio appuntamento, domani e lunedì, con la stagione concertistica e di prosa del Teatro Rossetti di Vasto.
Domenica 31 marzo, alle 19, si chiuderà il sipario sulla stagione concertistica, non prima del concerto conclusivo: il grande jazz con Not a what, interpretato da musicisti di altro livello, Fabrizio Bosso (tromba), Giovanni Guidi (pianoforte), Aaron Burnett (sax tenore), Dezron Douglas (contrabbasso), Joe Dyson (batteria).
Lunedì 1° aprile, alle 21, sarà la volta del teatro di prosa con Ritratto di donna araba che guarda il mare, testo di Davide Carnevali, vincitore del 52° Premio Riccione per il Teatro. La regia è affidata a Carlo Autelli.
NOT A WHAT – “Fabrizio Bosso e Giovanni Guidi – si legge in una nota – hanno percorso strade molto diverse: Guidi pianista per anni alla corte di Enrico Rava, dopo alcune incisioni per CAM Jazz è approdato alla blasonata etichetta ECM, con cui ha già registrato tre album da leader, Bosso, arrivato ai massimi vertici a livello mondiale del suo strumento, ha inciso da leader per Blue Note, Verve ed ora Warner. I due incontratisi durante l’estate 2017 ad Umbria Jazz , dove hanno diviso il palco, l’uno con il Quintetto di Enrico Rava e Tomasz Stanko, l’altro con il proprio progetto dedicato a Gillespie ” The Champ” , hanno pensato bene di unire le loro forze in una idea che li potesse spingere a oltrepassare i confini della loro personale ricerca musicale. Per far ciò hanno voluto che il gruppo fosse completato da tre giovani talenti indiscussi del jazz newyorchese del calibro di Aaron Burnett, sax tenore che sta bruciando le tappe a New York (Wynton Marsalis, Esperanza Spalding, Kurt Rosenwinkel), Dezron Douglas affidabilissimo e propulsivo contrabbassista (Ravi Coltrane, Louis Hayes, Cyrus Chestnut) e Joe Dyson , tra i più richiesti giovani batteristi oggi in circolazione”.
[mic_dx] RITRATTO DI DONNA ARABA CHE GUARDA IL MARE – “È un testo sulla condizione della donna e sul potere dell’uomo. Una lotta verbale che genera distanza e alimenta incomprensioni. Una riflessione non scontata su migrazione e scontri tra culture, e allo stesso tempo un’esplorazione della possibilità del tragico nella contemporaneità.
Davide Carnevali, autore teatrale tra i più apprezzati, specialmente all’estero, con Ritratto di donna araba che guarda il mare vince nel 2013 il Premio Riccione per il Teatro.
Quello di Carnevali è un testo fortemente allegorico. L’uomo europeo e la donna araba portano con loro i valori di culture differenti, di popoli per sensibilità lontani tra loro, ma accomunati dal fatto di
affacciarsi sul Mediterraneo.
Culla dell’Europa e allo stesso tempo campo di conquista: militare, politica ed economica da parte
dell’occidente.Un europeo, un turista, in una città senza nome del Nordafrica incontra una giovane donna una sera al tramonto davanti al mare. Questa fotografia o meglio questo disegno tratteggiato in fretta, è il principio della storia”.