Dichiarano “la propria assoluta estraneità ai fatti contestati” Franco Gerardini e Luigi Sammartino.
Il commissario e il direttore tecnico del Civeta respingono le ipotesi accusatorie alla base delle indagini avviate dalla Procura sulla realizzazione a Cupello della terza vasca per i rifiuti, “facendo presente di aver avviato, già da tempo, contestazioni e verifiche sull’accaduto, avviando il procedimento di revoca della concessione”.
Dopo il sequestro eseguito dai carabinieri a Valle Cena, i due dirigenti del consorzio intercomunale che gestisce l’impianto di riciclaggio dei rifiuti, rilasciano dichiarazioni congiunte.
[mic_dx] Lo fanno in una nota dai loro avvocati, Pierpaolo Andreoni Maurizio Sante Minichilli: “Le parti hanno manifestato la propria assoluta ed incondizionata disponibilità a collaborare con gli Organi Inquirenti in merito alle indagini in corso ponendo a loro disposizione le proprie competenze tecniche e scientifiche; hanno, altresì rappresentato all’autorità giudiziaria la necessità di addivenire ad una sollecita definizione del procedimento di sequestro in modo da consentire il ripristino del regolare smaltimento, per quanto riguarda i conferimenti dei rifiuti urbani in ambito territoriale e regionale; sono state fornite rassicurazioni in ordine alla celerità delle operazioni tecniche di verifica in discarica a cura dell’asutorità giudiziaria, le quali dovrebbero svolgersi in tempi stretti al fine di assicurare la riapertura della discarica ed il conseguente superamento dell’attuale situazione di criticità”.
“Il commissario ed il direttore tecnico del Civeta – annunciano Andreoni e Minichilli – nei prossimi giorni espliciteranno ulteriormente la propria assoluta estraneità ai fatti contestati attraverso la corretta qualificazione del Consorzio parte lesa nel procedimento facendo presente di aver avviato, già da tempo, contestazioni e verifiche sull’accaduto, avviando il procedimento di revoca della concessione. In merito alle notizie di stampa, ovvero ai commenti su social network destituiti di fondamento, verranno avviate idonee azioni a tutela dell’onorabilità del Consorzio e dei suoi organi direttivi”.