Di cosa parliamo – È iniziata nelle scorse settimane su Zonalocale una rassegna sul mondo del lavoro. Sulle condizioni (difficili) attuali e sulle prospettive. Sui settori in cui i giovani possono inserirsi. Nella prima puntata, abbiamo raccontato un’iniziativa del settore del beverage. Oggi iniziamo a parlare di turismo e del progetto, di cui si parla ormai da almeno una quindicina d’anni, della Costa dei Trabocchi.
VASTO – Nuovi trabocchi previsti dal Piano spiaggia di Vasto. Ma anche Via Verde con punti di ristoro. E poi benessere, cibo sano e servizi che devono crescere di qualità.
La Costa dei Trabocchi, la nuova destinazione turistica abruzzese, può nascere attorno a questi pilastri (in buona parte ancora da costruire). E poggiare sull’unità, fino ad ora mai realizzata, tra i 17 comuni che hanno aderito al progetto di creare la nuova destinazione turistica abruzzese, “senza che le località si facciano la guerra tra di loro perché, se arriva gente, arriva per tutti”, ammonisce Simone Lembo della Confesercenti provinciale di Chieti. L’organizzazione degli imprenditori commerciali e turistici individua gli attuali trend del settore.
“INVESTIRE” – “Il turismo è, ormai, un modo di vivere, un modo di essere di un luogo e, quindi, un modo di lavorare per la qualità di una località a cui concorrano sia le istituzioni che i privati, ad esempio nei trasporti, nella pulizia e nei servizi pubblici e privati. A volte – fa notare Lembo – ancora oggi consideriamo Vasto, Vasto Marina e Punta Penna come luoghi diversi. Ma devono essere realmente parti integranti di un unico luigo con servizi uguali per tutto l’anno, in modo da invogliare gli operatori a restare aperti il più possibile nel corso dell’anno. Vasto Marina va preparata prima dell’estate. Conta molto la possibilità di fare investimenti unita alla certezza di ciò che si può fare. Oggi, ad esempio, nella legge di bilancio è stata inserita la proroga per 15 anni delle concessioni balneari. Con un orizzonte di 15 anni e, quindi, senza la spada di Damocle della direttiva europea Bolkestein, ci auspichiamo investimenti degli imprenditori balneari”.
IL TURISMO DELLE ESPERIENZE – “La Costa dei Trabocchi – sottolinea Lembo – è un progetto ampio: 17 comuni si siedono attorno a un tavolo per ragionare sulla creazione di una destinazione turistica per mettere insieme le unicità delle singole località, senza farsi la guerra, ma comprendendo che, se arriva più gente, arriva per tutti”.
“È cambiato il modo di vivere la vacanza. Non c’è più il turista stanziale. Il turista, invece, vuole spostarsi vivendo esperienze da ricordare attraverso vacanze più brevi e spalmate nel corso dell’anno. In questo progetto, la Via Verde della Costa dei Trabocchi, la pista ciclopedonale lunga 42 chilometri da Francavilla a San Salvo, è un pezzo, un’infrastruttura turistica per la mobilità sostenibile, da rendere fruibile attraverso un’adeguata segnaletica e predisponendo appositi itinerari turistici, adeguati servizi, creando percorsi da mettere a disposizione degli operatori privati per sviluppare il turismo esperienziale. Ma va anche rafforzato il collegamento con Roma, che dista un paio d’ore dalla Costa dei Trabocchi e può fornire un flusso consistente di vacanzieri. E poi c’è un’altra eccellenza che fa sempre più tendenza nella scelta della meta di villeggiatura: il benessere e l’alimentazione, da sfruttare, ad esempio, attraverso la ristorazione biologica, oltre che con la stessa ciclovia: oggi tutti vanni in bici, quindi la Via Verde può essere un’attrattiva turistica e, attorno alla passione per la bici, può nascere una prospettiva di lavoro.
[mic_sx] Nel Piano spiaggia di Vasto, sono previsti 12 nuovi trabocchi. Naturamente, la possibilità di realizzarli è legata alle scelte del Comune: per attivare la necessaria procedura serve un apposito bando. Trabocchi che non siano necessariamente ristoranti, ma possono essere punti di ristoro lungo la Via Verde, luoghi in cui fare piccoli eventi, pesca turismo, foto esclusive, esperienze di pittura.
La Via Verde va valorizzata senza stravolgere l’ambiente, ma garantendo i servizi e dando la possibilità, attraverso la pista ciclopedonale, di accedere alle attività turistiche già esistenti, ma anche realizzando postazioni gestite di ristoro moderno. Il tutto nell’ottica del turismo esperienziale“.
COMMERCIO – “Rispetto al passato, l’innovazione non è solo nella tecnologia, ma anche nel metodo. È necessario un piano strategico chiaro: una strategia di pianificazione che parta dall’analisi delle tendenze. I consumi si evolvono continuamente, perciò bisogna avere occhi e orecchie puntati sulle tendenze per capire dove il mercato sta andando e, su questa base, sviluppare il concept di una nuova attività. C’è una programmazione economico-finanziaria che va fatta a monte. Può sembrare scontato, ma non lo è: bisogna farsi i conti e avere idee e bilancio chiari.
Stanno cambiando – fa notare Confesercenti – le abitudini del consumatore, quindi cambiano i negozi, le attività e anche gli approcci del consumatore, che non è sprovveduto, ma sa quello che vuole. Per questo, è necessario modificare continuamente approccio commerciale, anche più volte nel corso dell’anno, usando gli strumenti digitali per capire i trend. Non c’è spazio per l’improvvisazione”.