Ha vestito i panni di “Angela”, nella commedia Gli Onesti della Banda, Maria Chiara Centorami. L’attrice vastese, nelle scorse settimane, è andata in scena con la Compagnia Nest negli spettacoli al Teatro India di Roma e al Teatro Diana di Napoli che hanno ottenuto un grande successo di critica e di pubblico.
Lo spettacolo è liberamente tratto dalla sceneggiatura della Banda degli Onesti di Age e Scarpelli divenuta un film di culto con l’interpretazione di Totò e Peppino De Filippo. La riscrittura è stata ad opera di Diego De Silva e Giuseppe Miale Di Mauro, quest’ultimo anche regista dello spettacolo. Maria Chiara Centorami, che in questi mesi è anche in rotazione in tv con lo spot dei Pavesini insieme a Fabio De Luigi con la regia di Gabriele Muccino [GUARDA], sono state settimane intense tra prove e spettacoli in cui ha interpretato un personaggio – Angela – affascinante e interessante in una storia che, nel riprendere una trama di qualche decennio fa, si rivela estremamente attuale.
La storia. Tonino è un giovane di 35 anni, laureato a pieni voti in filosofia che, dopo aver cercato lavoro invano per anni, decide di ereditare la portineria del padre defunto. Sposato con l’avvenente Angela, ha un fratello che fa il finanziere a Milano, Michele. Un giorno il Ragioniere Casoria, amministratore del palazzo in cui Tonino fa il portiere e uomo losco in bilico tra legalità e illegalità, si presenta con una valigia nella quale c’è un cliché originale, nonché della carta filigranata per stampare banconote da 10 euro. Tonino non ne vuole sapere e lo mette alla porta. Il Ragioniere lo informa però che il condominio vuole vendere la casa dove vivono Tonino e Angela per pagare i lavori di ristrutturazione dei balconi. L’unico modo per non perdere la casa diventa allora accettare la proposta di malaffare. Ma Tonino accetta solo se al suo fianco c’è l’amico Peppino, che anche lui, dal canto suo, è disperato. Ogni mese deve versare il pizzo a Mimmuccio, manovale della camorra, che lo inquieta. I due non hanno scelta, e dopo una furtiva riunione notturna danno vita a una piccola banda di falsari. Ma poi Michele, il fratello di Angela, viene trasferito a Napoli proprio nella sezione tributaria: le cose sono destinate a cambiare.
[ads_dx]“Abbiamo deciso di ritornare a una tematica che ci appartiene, torniamo a occuparci di legalità, ma tenendo ferma la necessità di ricercare altri codici, più moderni e meno realistici – racconta la Compagnia Nest -. Così abbiamo pensato che la leggerezza potesse essere un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale, di raccontare i meccanismi che attanagliano la società, facendo in modo che il pubblico percepisse certe dinamiche come universali. La strada della commedia brillante ci è sembrata rispondere a queste esigenze e per fare in modo che la nostra commedia mantenesse uno spessore anche di indagine sociale, abbiamo chiesto ad un grande scrittore come Diego De Silva di collaborare al progetto. Il nostro Gli onesti della banda, riprendendo uno dei testi più famosi della tradizione comica, ripercorre le difficoltà del precariato moderno, mostrando come anche le persone oneste possano trovarsi invischiate nei meccanismi dell’illegalità, loro malgrado, vittime e carnefici ad un tempo. I nostri onesti dovranno fare i conti con la loro disonestà. Questo è il punto dolente, perché scoprono che la disonestà ha una forma tentacolare. È una morsa, da cui paradossalmente gli onesti tornano a sentirsi liberi solo nel momento in cui si trovano a scontare la pena delle loro azioni di malaffare”.
La Compagnia Nest. Nasce nella periferia napoletana di San Giovanni a Teduccio circa dieci anni fa ed è composta dagli attori Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti e dal regista e autore Giuseppe Miale di Mauro. Ha prodotto numerosi spettacoli tra cui: La Città Perfetta (2010-Napoli teatro Festival Italia) la versione teatrale di Educazione Siberiana(2013 in coproduzione con il Teatro Stabile di Torino), 12 baci sulla bocca(2014), Love Bombing(2015) e gli ultimi Gli Onesti della Banda(2017) e Il Sindaco del Rione Sanità(2017) per la regia di Mario Martone (in coproduzione con Elledieffe e Teatro Stabile di Torino), con cui hanno ricevuto numerosi riconoscimenti (premio Maschere del Teatro 2018 come migliore spettacolo).
La compagnia ha sentito la necessità di attecchire sul territorio in maniera incisiva, investendo nella cultura e nell’arte, convinti che costituisca sempre una politica vincente e ha restituito alla città gli stimoli e le energie che aveva ricevuto da essa, cercando un luogo, uno spazio per il teatro nel quale poter far nascere e vivere progetti teatrali. Nel cuore di San Giovanni a Teduccio, zona est di Napoli ad un passo da una martirizzata periferia, la palestra di una scuola abbandonata da anni diventa così il Nest Napoli Est Teatro, luogo in cui grazie al lavoro sinergico con l’Associazione Gioco Immagine e Parole, la Compagnia organizza da quattro anni, una stagione teatrale di altissima qualità, con grandi nomi e spettacoli di compagnie professionali, giovani e tra le più interessanti del panorama teatrale italiano.