È terminato alle 6.45 di stamattina il recupero del corpo di Egidio Benedetto, l’operaio rimasto coinvolto ieri nel drammatico incidente nella piattaforma di estrazione gas dell’Eni “Barbara F” a 60 km al largo di Ancona [LEGGI]. “La delicata operazione – dicono i vigili del fuoco che si sono occupati del recupero – è stata effettuata con il ROV (remote operate veichol, un veicolo subacqueo filoguidato) alla profondità di 70 metri“. Il corpo è stato recuperato poco prima delle 5 e successivamente trasportato dall’imbarcazione M/V CP 861 della guardia costiera verso gli ormeggi del porto. Lo sbarco della salma avverrà dopo la ricognizione del medico legale e in base alle disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.
Come è emerso dopo l’incidente, la cabina all’interno della quale si trovava il 63enne si è staccata dal corpo principale della gru finendo a 70 metri di profondità.
Ora a San Salvo si attende il rientro della salma sulla quale probabilmente sarà disposta l’autopsia. Sulla vicenda la Procura di Ancona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha posto sotto sequestro la piattaforma. Nell’incidente sono rimaste ferite altre due persone che si trovavano sull’imbarcazione dalla quale la gru stava caricando un bombolone di azoto; una di loro è stata operata d’urgenza, entrambi non sono in pericolo di vita.
[ant_dx]LE REAZIONI – La famiglia nella tarda mattinata di ieri ha lasciato San Salvo per raggiungere Ancona. Benedetto viveva in via Brunelleschi, tra gli amici e coetanei c’è Nicola D’Amelio titolare dell’omonimo bar che Egidio frequentava: “Una notizia durissima da accettare, ci conoscevamo da sempre. Lo chiamavamo affettuosamente Cespuglio per via della sua folta capigliatura riccia da giovane. Era una bravissima persona, ha sempre lavorato, ben voluto da tutti”. Nel frequentato locale pubblico la notizia è arrivata in mattinata, “Temevamo potesse trattarsi di qualche sansalvese perché ce ne sono diversi che lavorano lì”.
Ieri sul grave lutto è intervenuta anche il sindaco Tiziana Magnacca che ha parlato di “nuova inaccettabile morte bianca” [LEGGI].