Di cosa parliamo – La proroga fino a settembre del 2021 non ha scacciato definitivamente lo spettro della chiusura dei Tribunali di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona. La scadenza è più vicina di quanto non sembri. Per questo, si intensificano le iniziative a Vasto, dove l’Ordine degli avvocati ha organizzato un’assemblea pubblica, che si farà il 18 marzo con la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di parlamentari, consiglieri regionali e rappresentanti politici locali. Intanto, l’avvocato Angela Pennetta annuncia, per il 21 marzo, una protesta a Roma, davanti al Ministero della Giustizia. Ma da questa iniziativa l’Ordine degli avvocati prende le distanze.
PENNETTA E IL SIT-IN – “Il Tribunale – ha tuonato Angela Pennetta – senza personale, rischia la paralisi. E, se non ci mettono in condizioni di lavorare, ci sopprimono. Ecco perché vogliamo che sia ripristinata la pianta organica degli amministrativi. Al mio appello hanno già dato adesione tanti sindaci, colleghi avvocati ed enti del territorio. Fino ad oggi, non siamo stati ascoltati e ora vogliamo con forza che sia garantita la salvezza dei Tribunali”.
L’ORDINE PRENDE LE DISTANZE – “E’ opportuno precisare – afferma il presidente dell’Ordine forense di Vasto, Vittorio Melone – che il Coa (consiglio dell’Ordine degli avvocati) non c’entra nulla con l’iniziativa del 21 marzo. L’istituzione forense agisce seguendo modi e strade diverse che ad oggi hanno consentito di avere ancora il nostro Tribunale. Solo l’assemblea potrà dare indicazioni al Coa, che, allo stato, intende insistere nell’interlocuzione istituzionale in atto già da tempo e che non si è mai fermata”.
Sull’assemblea del 18 marzo, Melone precisa: “Il tema di quella giornata, deliberata dall’assemblea degli avvocati, è l’assemblea con i rappresentanti istituzionali del territorio, col presidente della Regione, Marco Marsilio, e con i dipendenti del Tribunale. La carenza d’organico è drammatica: a luglio in Tribunale mancheranno 15 dipendenti su 31 e in Procura già si registra il 40% dei posti scoperti. Le successive decisioni saranno figlie di ciò che emergerà dal dibattito e dal confronto con coloro che possono prendere le decisioni: chi più dei parlamentari e del nuovo presidente della Regione?
Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Vasto, in virtù della propria funzione di tutela degli interessi pubblici connessi all’esercizio della professione e al corretto svolgimento della funzione giurisdizionale, titolare esclusivo della rappresentanza istituzionale di tutti gli iscritti, rammenta le rilevanti attività, precipuamente volte a preservare la permanenza degli uffici giudiziari nella città di Vasto, realizzate su impulso delle precedenti consiliature, in rappresentanza dell’intera avvocatura vastese, in proficua sinergia con la dirigenza del Tribunale e della Procura della Repubblica, con altri ordini professionali operanti sul territorio, nonché delle diverse amministrazioni comunali ed, in particolare, quella di Vasto, città che ospita la sede del Tribunale.
[mic_sx] Tali eventi – prosegue Melone – hanno portato a Vasto e nel palazzo di giustizia, in più occasioni, i rappresentanti apicali dell’avvocatura nazionale, il vice presidente pro tempore del Consiglio superiore della magistratura, alcune tra le più importanti cariche nazionali della giustizia amministrativa ed ordinaria, eminenti docenti universitari, oltre che componenti del Parlamento, in occasione di importanti convegni o giornate su studio ed aggiornamento professionale che hanno posto in risalto la vivacità culturale e l’intraprendenza del Foro vastese in ambito nazionale e con evidente apprezzamento da parte dei soggetti coinvolti. Questi stessi eventi si pongono in linea di continuità con la pregressa organizzazione (e svolgimento) di trasferte a Roma volte a manifestare avanti alle competenti autorità ministeriali e governative il motivato dissenso avverso i provvedimenti di soppressione dei Tribunali minori”.
IL NUOVO COA – Alla prima riunione post elezioni, nello scorso fine settimana il nuovo Consiglio dell’Ordine forense ha confermato presidente Vittorio Melone, che alle urne aveva ottenuto oltre il 50% dei consensi. Nominati il tesoriere, Gianfranco Iammarino, e il segretario, Alessio Mucci. Le decisioni sono state prese all’unanimità.