Via i sigilli dal locale che ha dato il nome all’intera operazione. Il tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza che disponeva il sequestro del bar Evelin in contrada Stazione a San Salvo, di 19 autovetture, altri 3 immobili e quote di società per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro.
La decisione del tribunale del riesame riporta nelle disponibilità dei legittimi proprietari beni e quote che erano stati posti sotto sequestro il 28 gennaio scorso [LEGGI] in un’operazione congiunta di carabinieri e guardia di finanza in quello che era il secondo atto dopo il maxi blitz di fine novembre [LEGGI]. Secondo la Dda dell’Aquila, a San Salvo aveva le basi un’organizzazione criminale albanese specializzata in traffico di droga internazionale.
“Il tribunale del riesame – spiega a zonalocale.it Antonello Cerella che insieme a Marisa Berarducci rappresenta i proprietari dei beni – ha annullato l’ordinanza perché non ci sono i presupposti per la sua applicazione. Il bar era considerato il punto nevralgico dello spaccio, ma non c’è nessuna prova né su questo né sul fatto che i proventi finissero in quest’attività”.
[ant_dx]IL SECONDO ATTO – Alla fine del mese scorso, i comandi provinciali di Chieti dei carabinieri e della guardia di finanza, diretti dai colonnelli Florimondo Forleo e Serafino Fiore spiegavano: “Questa mattina, nelle province di Chieti, Campobasso e Foggia, finanzieri e carabinieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Chieti hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo abruzzese, Stefano Gallo, nei confronti dei componenti il sodalizio criminale operante su San Salvo e sull’area del Vastese”.