Archiviate le Regionali, si passa alle Amministrative e alle Europee con una toccata e fuga in Provincia per il rinnovo del consiglio. Resta quindi denso di appuntamenti il calendario politico dei prossimi mesi con tanti spunti sul tavolo soprattutto legati alla trazione leghista venuta fuori dalle urne del 10 febbraio.
PROVINCIA – Si parte il 31 marzo con il rinnovo del consiglio provinciale. Dopo la conferma alla presidenza di Mario Pupillo lo scorso 31 ottobre, si dovranno rieleggere i 12 membri dell’assise civica. Anche in questo caso si tratta di elezioni di secondo livello per le quali saranno chiamati a esprimere il voto solo gli amministratori comunali in carica. Attualmente in consiglio provinciale siedono tre membri del Vastese, il primo cittadino di Fresagrandinaria Giovanni Di Stefano, il consigliere comunale di Vasto Vincenzo Sputore e quello di Casalbordino, Pierdomenico Tiberio.
LE AMMINISTRATIVE – Sarà ben più animata la tornata elettorale nei comuni che, salvo colpi di scena dell’ultima ora, sarà accorpata alle Europee domenica 26 maggio. Nel Vastese sono ben 15 i sindaci in scadenza. Dopo il mutamento della cartina politica del Vastese [GUARDA] sarà interessante vedere se qualche candidato sindaco cercherà di accreditarsi nella Lega in vista della tornata elettorale.
[ant_dx]Non farà sicuramente un secondo mandato a Cupello Manuele Marcovecchio da poco eletto consigliere regionale, carica incompatibile con quella di primo cittadino. La ricerca di un successore nello stesso schieramento è già iniziata, ma è solo alle battute iniziali come spiegato dallo stesso neo consigliere a zonalocale.it [Guarda l’intervista]. Alla partita parteciperà sicuramente la lista il Cambiamento di Camillo D’Amico [LEGGI], ma è da vedere se quest’ultimo (attuale consigliere d’opposizione) concorrerà per la carica di sindaco come nel 2014.
Le urne si riapriranno a pochi chilometri di distanza, a Monteodorisio, dove anche Saverio Di Giacomo ha partecipato alle ultime Regionali raggranellando 429 preferenze in provincia di Chieti con la lista di Forza Italia. Qui si è giocato il derby con il predecessore Ernesto Sciascia che in provincia ha collezionato 652 preferenze nella lista Progressisti per Legnini. La sfida nella sfida è stata vinta da Sciascia anche considerando i voti raccolti solo in paese: 244 per l’ex sindaco, 178 per Di Giacomo. Chissà se la partita tra i due è destinata a riproporsi tra due mesi e ad arricchirsi di altri partecipanti considerando gli oltre 300 voti del Movimento 5 Stelle e i 284 della Lega.
Si voterà anche a Gissi dove Agostino Chieffo è al primo mandato (dopo due da vicesindaco di Marisi). Cinque anni fa la spuntò per un solo voto su Di Martino con il Movimento 5 Stelle che non riuscì a entrare in consiglio comunale.
I prossimi sono gli ultimi mesi di amministrazione anche per Antonio Colonna (Carpineto Sinello), Giovanni Di Stefano (Fresagrandinaria), Donato Di Giacomo (Liscia), Felice Novello (Montazzoli), Giuseppe Masciulli (Palmoli), Antonio Di Pietro (Pollutri), Franco Paglione (Roccaspinalveti), Nicola Filippone (San Buono), Catherine Aurore Rossi (San Giovanni Lipioni), Luciano Piluso (Schiavi d’Abruzzo), Cristina Lella (Torrebruna) e Mimmo Budano (Villalfonsina).
LA PALMA DELL’IMMORTALITÀ AMMINISTRATIVA – La tornata elettorale del 26 maggio sarà anche quella che potrebbe allungare ulteriormente la longevità amministrativa di alcuni sindaci del territorio. Al primo posto con ben 24 anni da primo cittadino ce ne sono due: Giovanni Di Stefano e Luciano Piluso.
Di Stefano – che come detto è anche attuale consigliere di maggioranza in Provincia – correrebbe per il terzo mandato consecutivo. Attualmente non conferma che sarà candidato, ma i rumors protendono per quest’ipotesi. “La settimana prossima – dice a zonalocale.it – farò una riunione con la maggioranza per sondare la disponibilità degli altri a una ricandidatura”. E a chi dice che sarebbe il momento di farsi da parte risponde: “Nei giovani purtroppo non vedo più passione politica, io un po’ di quella passione ce l’ho ancora”.
Il primo mandato dell’attuale sindaco fresano risale al quinquennio 1985-1990, alle elezioni successive perse contro Angiolino Gabriele: unica sconfitta nel suo curriculum locale. Di Stefano infatti tornò sulla poltrona da sindaco nel 1995 e vi restò ininterrottamente fino al 2004 quando non potè ricandidarsi per l’allora limite dei due mandati. Fu così sostituito da Maurizio Antonini e ricoprì la carica di vice per poi indossare nuovamente la fascia dal 2009 a oggi. Cinque anni fa vinse con soli tre voti di scarto, la vicenda finì al Tar che confermò il risultato elettorale.
Più lineare, invece, il percorso di Piluso a Schiavi d’Abruzzo: primo mandato nel 1990-2004, vicesindaco di Sciarra nella legislatura 2004-2009, e da 10 anni di nuovo sindaco. Anche lui a breve incontrerà la maggioranza per vedere il da farsi.
Il trio tutto di area socialista si conclude con il palmolese Giuseppe Masciulli fermo a 19. Sindaco dal 1990 al 2004, per due legislature è stato in secondo piano rivestendo la carica di assessore prima e vice dopo di Roberta Marulli al timone del municipio. Rieletto nel 2014, potrebbe puntare al secondo mandato consecutivo.