Proseguono le indagini dopo la rapina al punto vendita Sarni Oro nel centro commerciale “Insieme” di San Salvo. Da una parte ci sono quelle che mirano a dare un volto e dei nomi ai 4 uomini vestiti di nero entrati in azione, dall’altra, invece, ci sono quelle della procura della Repubblica di Larino su quanto accaduto a Petacciato Marina al culmine dell’inseguimento da parte di un’auto-civetta del commissariato di Vasto.
Questo ha portato a uno scambio di auto sul quale la magistratura sta facendo i dovuti accertamenti. Le testimonianze dei quattro protagonisti della vicenda raccolte subito dopo dai carabinieri (sono intervenuti i militari di Petacciato e Termoli) non collimerebbero in toto, saranno le indagini ad accertare quello che è successo
L’inseguimento è partito subito dopo il colpo delle 19.30. Da San Salvo Marina la Fiat Punto della polizia si è messa alle calcagna dell’Audi A4 grigia che sulla Statale 16 fuggiva verso sud. In territorio di Montenero di Bisaccia l’auto dei rapinatori ha imboccato una strada di campagna dirigendosi verso Petacciato. A circa un chilometro dalla marina, dopo la corsa su strade secondarie, i fuggitivi sono riusciti a distanziare la Punto e a far perdere le proprie tracce.
[ant_dx]Qui sta la chiave di quanto accaduto. I due agenti avrebbero tolto il lampeggiante dall’auto proseguendo nel controllo della zona nella speranza di rintracciare i rapinatori e qualche minuto dopo si sarebbero imbattuti nell’altra Audi A4 grigia identica a quella inseguita fino poco prima che si dirigeva verso Montenero.
L’auto sarebbe stata così bloccata a distanza ravvicinata con gli agenti che avrebbero mostrato paletta (circostanza negata dal legale del guidatore) e pistola. L’Audi ha ingranato quindi la retromarcia non riconoscendo le forze dell’ordine per arrestarsi a qualche centinaio di metri di distanza: in questi attimi concitati sono quindi stati esplosi diversi colpi di pistola verso le ruote. L’ultimo, una volta che l’Audi si è fermata, sarebbe partito accidentalmente un po’ più in alto colpendo il montante della porta vicino allo specchietto retrovisore e mandando in frantumi il finestrino.
Su questo e altri dettagli la procura di Larino è chiamata a fare luce, per ora i due agenti non sono ufficialmente indagati e l’arma non è sotto sequestro a differenza di quanto trapelato in precedenza. Nei prossimi giorni probabilmente scatterà la denuncia da parte delle due persone a bordo dell’Audi.