La campagna elettorale ha causato “la paralisi dell’attività di governo della città, nonostante tutti i gravi problemi che affliggono quotidianamente il comune di Vasto ed il suo comprensorio. In particolare, in questi giorni, sindaco, staff ed assessori sembrano avere un’unica grande preoccupazione, ossia la competizione elettorale, prestando speciale attenzione ad un’unica candidatura”. Nell’ultimo giorno in cui è ammessa la propaganda per le regionali di domenica (a mezzanotte, infatti, scatta il silenzio), Alessandro d’Elisa attacca l’amministrazione comunale di centrosinistra.
“Nel frattempo la città di Vasto e gli utenti tutti vedono costantemente e progressivamente peggiorare la qualità dei servizi di cui hanno quotidiana necessità”, polemizza il consigliere comunale del gruppo misto.
La sanità resta il principale oggetto di polemica: “Nella campagna elettorale delle ultime amministrative era stato fatto vanto da Menna e Paolucci che la sala emodinamica era pronta per 8/10. Da ultimo il sindaco Menna è stato costretto ad ammettere che gli 8/10 si sono tristemente trasformati in 0/10, tanto che, probabilmente, per Vasto sarà installato solo un angiografo. Nessuna sala emodinamica, dunque, e nessun nuovo ospedale”.
Secondo d’Elisa, la sicurezza è “un problema sempre negato dall’amministrazione e della cui triste attualità si è accorta solo da poco, senza tuttavia adottare concrete contromisure, così dimostrando un bassissimo ed insufficiente livello di attenzione”.
[mic_dx] Riguardo alla viabilità, “nessuna novità concreta, neppure all’orizzonte, sulla variante alla statale 16”, mentre “è sotto gli occhi di tutti che persino la manutenzione ordinaria sia carente, per non dire prossima allo zero, con strade, anche in pieno centro e, comunque, di intenso traffico, piene di buche ed in alcuni tratti persino prive di un consistente asfalto”. Intanto, “nell’impiantistica solo abbandono (vedasi la pista ciclabile di contrada Lebba) o dismissioni, come quella del mattatoio comunale”.
È polemica anche sul sistema informatico del municipio: “Le procedure di affidamento – afferma d’Elisa -sono risultate pasticciate e poco trasparenti, tanto che anche la magistratura ha deciso di vederci chiaro ed aprire un’indagine. Il sindaco è stato costretto a fare marcia indietro su molte scelte in precedenza adottate e sbandierate come presunto rinnovamento”.
Infine l’attacco a Lina Marchesani, assessora alle Politiche sociali e candidata del Pd al Consiglio regionale: “Lo sportello per l’orientamento e l’indirizzo dei giovani all’occupazione non è mai stato istituito, seppure promess dall’amministrazione e, in particolare, dall’assessore Marchesani dopo numerose richieste e una mia interpellanza specifica”.