“Per educazione familiare, evito di fare promesse impossibili, perché io per prima alle promesse ci credo”. Maria Amato replica a Silvio Paolucci, che ieri pomeriggio ha partecipato a Time Out, il format politico di Zonalocale.it.
“L’assessore alla sanità – scrive sul suo profilo Facebook l’ex deputata del Pd – ieri a Time Out ha voluto dedicarmi un passaggio, so che sono io anche se il mio nome non lo fa, come sempre.
Parla di emodinamica, parla di fuoco amico, parla di parlamentare, sono io, una descrizione precisa.
Non sa Paolucci, o fa finta di non sapere, che per cinque anni in commissione ho prodotto tutti gli atti possibili per un parlamentare, compresa una interrogazione, tra le tante a cui il ministro, rispondendo, ha allegato un atto della Regione che diceva che tutti i luoghi tranne il 2% erano coperti dalla rete cuore e si arrivava in tempo.
L’altro è l’emendamento che allego in foto alla risoluzione ictus che ha avuto parere favorevole del governo ed è stata pubblicata su Quotidiano sanità.
Ed evita come sempre di dire un particolare: per fare propaganda, appoggiando Francesco Menna a sindaco, ha promesso la tac 64 strati per la radiologia di Vasto e l’emodinamica a Vasto e già ci stanno gli 8/10. Nessuno gli puntava il coltello alla gola.
Io, in cinque anni, non ho cambiato il mondo, a parte il fine vita, a parte l’autismo, a parte gli Ordini delle professioni sanitarie, a parte la cannabis terapeutica, a parte gli screening neonatali, a parte il contributo alla responsabilità professionale, a parte i 100 milioni per le radioterapie del sud, ma, per educazione familiare, evito di fare promesse impossibili, perché io per prima alle promesse ci credo.
[mic_dx] Ma io, si sa sono solo un medico.
Spero che l’intervista dell’assessore la sentano in tanti, anche chi può verificare nel bene e nel male sulla propria pelle e spero che sia vero che, se vince Legnini, anche se Paolucci viene eletto, non starà alla Sanità.
Almeno questa speranza da elettore, da medico della sanità pubblica del sud, spero di poterla esprimere senza rischiare la messa in mora.
Senza il livore che mi viene attribuito da chi non mi conosce o fa finta di non conoscermi, perchè – conclude Amato – se dovessi esprimere una speranza, ricordandomi quanto fanno male quattro anni di isolamento, dovrei dire non votate Paolucci, non nel Vastese, non gli amici miei”.