La storia di Davide Petrella, 27enne vastese, è una di quelle che testimonia come da una situazione di difficoltà e di dolore possano nascere dei bei frutti. A causa del cancro ha perso il papà nel 2002, la mamma nel 2014. La vita ha messo a dura prova lui e suo fratello minore, facendoli trovare troppo presto a doversela cavare da soli. Ma Davide non si è perso d’animo e ha trovato il modo di trasformare il suo dolore in qualcosa di utile per gli altri: è diventato volontario Airc, l’Associazione Italiana per la ricerca sul cancro. Un impegno, nelle varie iniziative per la raccolta fondi che l’Airc organizza ogni anno, che è diventato il modo per incontrare altre persone e spiegare che “contribuire in maniera costruttiva alla ricerca su un male così presente e che crea così tanta sofferenza è qualcosa di giusto“. Anche oggi che vive e lavora a Milano, continua ad impegnarsi nell’associazione che l’ha scelto come testimonial per la campagna delle Arance della Salute che si terrà in centinaia di piazze italiane il prossimo 26 gennaio.
Insieme ai rappresentanti dell’Airc, ai ricercatori e ai testimonial, Davide è stato anche al Quirinale dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lo scorso 29 ottobre, ha aperto i Giorni della Ricerca [LEGGI]. E poi ha raccontato la sua storia in un video girato a Vasto, tra casa e la spiaggia di Punta Aderci. Da oggi e fino al 26 gennaio, insieme alla ricercatrice Licia Rivoltini, sarà il volto della campagna Airc per le Arance della Salute.
La storia di Davide nel video dell’Airc
Le Arance della Salute 2019. Il 26 gennaio oltre 20mila volontari Airc scenderanno i 3mila piazze italiane per la campagna di raccolta fondi. Acquistando arance rosse, miele o marmellata, si contribuirà alla ricerca scientifica sul cancro. [SCOPRI LE PIAZZE]
“La battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei comportamenti e delle abitudini individuali – spiega l’Airc -. Il fumo è il fattore di rischio evitabile che più incide sulla salute: in Italia una persona su quattro fuma, l’85-90% dei tumori polmonari è causato dalla sigaretta, che risulta essere anche all‘origine di molti altri tumori. Fra questi, quelli che colpiscono bocca, faringe, laringe, esofago, stomaco, intestino, pancreas, fegato, cervice uterina, ovaio, reni e sangue. Per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro l’indicazione è non fumare o smettere subito nel caso si sia già iniziato.
Anche il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. Alcuni tipi di tumore – quelli che interessano esofago, stomaco e intestino – sono più sensibili agli effetti dell’alimentazione. La conferma viene da grandi studi internazionali come EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) che per oltre vent’anni ha osservato le abitudini alimentari dei cittadini europei. Un’alimentazione salutare da sola però non basta. È importante associare a una dieta varia ed equilibrata un’attività fisica regolare – almeno 30 minuti di camminata al giorno – che contribuisce a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno. Attività fisica e alimentazione sono anche al centro del progetto ‘AGILITY’ guidato da Licia Rivoltini, ricercatrice AIRC presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, protagonista dell’immagine della campagna in rappresentanza dei circa 5.000 scienziati AIRC. Accanto a lei Davide, giovane volontario abruzzese, che scenderà in piazza per sostenere concretamente i ricercatori che ogni giorno lavorano per rendere il cancro sempre più curabile.
Il prologo della manifestazione è in programma in oltre 700 scuole venerdì 25 gennaio con “Cancro, io ti boccio”, iniziativa che vedrà bambini e ragazzi, insieme a genitori e insegnanti, impegnarsi per un giorno come volontari per distribuire Le Arance della Salute.