C’era già la firma. Nero su bianco, la candidatura è sfumata alla vigilia della presentazione delle liste. Alla fine, Marco Marra alle regionali non c’è. Il consigliere comunale di Vasto, nei giorni scorsi, aveva firmato la dichiarazione di accettazione di candidatura, il documento che ogni aspirante consigliere deve sottoscrivere per essere ufficialmente inserito in una lista elettorale. Poi il ritiro su cui sono circolate voci insistenti nel mondo politico locale.
Marra era in procinto di presentarsi alle regionali – anzi, in pratica lo aveva già fatto – con la lista Abruzzo in Comune, composta da amministratori comunali che sostengono Giovanni Legnini nella sua corsa verso l’ufficio più importante di Palazzo Silone. Di conseguenza, Marra avrebbe fatto concorrenza a Paola Cianci, anche lei rappresentante della sinistra vastese: l’assessora comunale all’Ambiente, militante di Articolo Uno-Mdp, ha aderito a un’altra lista: Progressisti per Legnini-Sinistra Abruzzo.
Sarebbe stato un derby: entrambi eletti alle comunali del 2016 nella civica SI per Vasto, ora si sarebbero ritrovati nella stessa coalizione, ma in liste diverse, a chiedere consensi presumibilmente al medesimo elettorato. Cosa che avrebbe creato malumori a sinistra. Anche perché Marra da mesi si è allontatato da Articolo Uno-Mdp. Contattato da Zonalocale, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Riguardo al derby mancato, “non mi risultano queste voci”, si limita a dire il segretario cittadino di Articolo Uno-Mdp, Francesco Del Viscio, che dell’uscita di Marra dal partito afferma di non sepere niente: “Non ci sono comunicazioni in tal senso. Non ho ricevuto nulla”.
Secondo le malelingue, la candidatura di Marra sarebbe stata suggerita dall’ex sindaco Luciano Lapenna, che smentisce: “Secondo voi – ironizza – una persona intelligente come Marco Marra ha bisogno di qualcuno che caldeggi la sua candidatura? Io sono il segretario del Pd di Vasto. A me interessano innanzitutto Legnini, per la cui candidatura abbiamo raccolto centinaia di firme in poche ore, e poi il Pd. I candidati del partito sono tutti qualificatissimi”.