Non c’è stata premeditazione, per questo Orticelli è stato condannato a quattro anni e otto mesi.
E’ la sentenza che il giudice del Tribunale di Vasto, Italo Radoccia, ha letto nei confronti di Francesco Orticelli, il pescatore di 55 anni che, a Natale del 2017, ha inferto una coltellata al cognato, il pugile Domenico Urbano, 42 anni.
Il fatto avvenne dopo il pranzo in famiglia del 25 dicembre 2017 in una casa di Montevecchio. Al culmine di una lite familiare, il 42enne rimase ferito da un fendente al collo. A sua volta, Orticelli aveva denunciato il cognato, accusandolo di aver aggredito la moglie del pescatore. Il procedimento relativo a questa denuncia non è ancora iniziato.
Oggi la sentenza, dopo le brevi repliche che hanno fatto seguito alla discussione dell’udienza precedente, in cui si sono confrontate la pubblica accusa, rappresentata dal pm Michele Pecoraro, gli avvocati di Urbano, Nicola Artese ed Emanuele Ciuffi, e i legali della difesa, Antonino Cerella e Fiorenzo Cieri.
Al termine della requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto 7 anni anni e 9 mesi. Alle 17, al rientro in aula, il giudice Radoccia ha letto il dispositivo della sentenza: 4 anni e 8 mesi di reclusione.
“È stata esclusa la premeditazione, si è trattato di una lite scaturita al momento”, commenta Cerella, che annuncia la richiesta di processo di secondo grado: “Presenteremo appello”.