“Questa mattina ho protocollato le dimissioni da vice presidente del Consiglio comunale espresso ed eletto dalla minoranza. In un contesto della politica nazionale, regionale e locale così confuso, deludente e mortificante, non ritengo di poter rappresentare più alcunché o chicchessia”.
Giunge all’improvviso il passo indietro di Davide D’Alessandro, che rinuncia alla carica di numero due dell’assemblea civica, mantenendo il seggio nell’Aula Vennitti: “Resto consigliere comunale che opera, come sempre, con assoluta libertà e indipendenza, votando, per il bene della città, ciò che di buono, di volta in volta, propone la maggioranza e/o la minoranza. Mi auguro, ovviamente, che le sollecitazioni da me avanzate, in merito alla vera costituzione di un Ufficio di Presidenza e di una revisione del Regolamento, soprattutto sulla questione dei tempi di intervento in Aula, siano presto raccolte e accolte. Non servono a questo o a quel consigliere, a questo o a quel pseudo-partito. Servono all’Istituzione, al buon funzionamento dell’Istituzione”.
LA DOMANDA – D’Alessandro, da questo momento possiamo considerarla bipartisan?
“Se esistessero i partisan, sì. In realtà assistiamo alla deflagrazione del pensiero politico. Gli schieramenti sono composti per lo più da pseudo-partiti personali e autoreferenziali che non rappresentano più alcunché. È il momento di andare oltre, di pensare a qualcos’altro, di mettere insieme persone e idee lasciando da parte etichette e simboletti. Riproporre centrodestruccio e centrosinistruccio è uno spettacolo desolante. Legnini, da uomo delle istituzioni, l’ha compreso perfettamente. Bisogna rispondere alla crisi della politica e volare alto. I mezzucci, le piccinerie, le promesse roboanti e gli slogan non fanno bene né al Paese, né all’Abruzzo, né a Vasto. Oggi l’unica grande novità è rappresentata dal discorso di fine anno del presidente Mattarella. Una lezione esemplare di politica vera. Sarà accolta? Speriamo”.
[mic_dx] UN ALTRO VICE PRESIDENTE – “Ringrazio – conclude D’Alessandro – il presidente, Mauro Del Piano, per le occasioni di confronto e la disponibilità, il sindaco Francesco Menna, gli assessori e tutti i consiglieri con i quali siamo chiamati ad amministrare Vasto, consapevole che la figura del consigliere comunale, per il modo in cui viene eletta e seguita dai cittadini e per il contatto quotidiano con i loro reali problemi, resti la parte più alta e nobile di un’arte, la politica, che declina paurosamente”.
Il regolamento consiliare prevede due vice presidenti, uno eletto dalla maggioranza (Lucia Perilli), l’altro dall’opposizione, che dovrà sceglierne un altro dopo le dimissioni di D’Alessandro.