Grande dispiegamento di forze dell’ordine ieri al Centro d’Accoglienza Straordinario di San Buono. I carabinieri della Compagnia di Vasto insieme ai colleghi del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) e del comando per la Tutela del Patrimonio Culturale e al personale della Asl hanno fatto visita all’ex convento che attualmente ospita il Cas.
Il centro è gestito dalla cooperativa Versoprobo di Vercelli, subentrata a Matrix dal primo dicembre scorso.
Militari e personale sanitario hanno visitato i locali della struttura – dove attualmente si trovano 56 utenti – riscontrando alcune irregolarità elencate nel verbale redatto e consegnato al sindaco Nicola Filippone (quale massima autorità sanitaria locale) chiamata a prendere provvedimenti in merito.
“Le forze dell’ordine e la Asl – dice Filippone a zonalocale.it – sono rimaste in Comune fino a sera inoltrata per redigere i vari verbali trasmessi anche al gestore. Sono state rilevate alcune irregolarità di carattere igienico-sanitario e di sovraffollamento. Insieme ai nostri tecnici e alla polizia municipale studieremo la situazione e prenderemo provvedimenti”.
[ant_dx]È presto per parlare di quali saranno i provvedimenti; sicuramente la cooperativa sarà chiamata a correggere le irregolarità.
La vicenda ha però anche una sfaccettatura istituzionale: il sindaco è chiamato a prendere i provvedimenti del caso, ma in materia la competenza è della prefettura. L’ambiguità era già emersa quasi un anno fa poco prima dell’apertura. Filippone e Soprintendenza comunicarono al prefetto la propria contrarietà riguardo il luogo scelto [LEGGI] e sottolineando la presenza di altre strutture adeguate sempre a San Buono, ma quella andò dritto ugualmente.